Zecche: epidemiologia, prevenzione e cura – Il Commissario Dal Ben invita alla vaccinazione anti TBE

Mercoledì 7 giugno il Commissario dell’Ulss Dolomiti ha invitato a vaccinarsi contro la TBE, dando l’esempio in prima persona.

Le zecche sono particolarmente diffuse negli ambienti boschivi ad elevata umidità. Se infette, possono trasmettere all’uomo alcune patologie, come il morbo di Lyme e la TBE, per cui le malattie infettive dell’Ulss Dolomiti sono il Centro di riferimento regionale per la cura. Nel solo 2023, sono già stati diagnosticati quattro casi di TBE in provincia di Belluno, di cui uno ha necessitato di ricovero. La prevenzione è, quindi, particolarmente importante. Per prevenire la puntura da zecca, è consigliato:

  • Usare abiti protettivi di colore chiaro
  • Restare sui sentieri durante le escursioni
  • Utilizzare repellenti
  • Controllare attentamente la cute e gli indumenti a fine escursione

 

In caso di presenza di zecca, è importante rimuoverla quanto prima (solo prevenzione M. di Lyme) senza applicare sostanze (alcol, vaselina, ecc.)e procedendo con una estrazione con trazione perpendicolare con pinzetta senza schiacciare il corpo della zecca (non preoccuparsi se rimane in sede il rostro). Per la prevenzione della TBE, è disponibile anche un vaccino che prevede un ciclo vaccinale a tre somministrazioni. Dal 2019, la vaccinazione è gratuita per i residenti in provincia di Belluno, ed è prenotabile dal sito www.aulss1.veneto.it. Ad oggi sono state effettuate oltre 85 mila dosi anti TBE in Ulss Dolomiti. Importante anche la prevenzione negli animali domestici.

«La zecca si può prendere e può avere effetti importanti: invito alla vaccinazione. L’ulss Dolomiti è centro di riferimento delle patologie da zecche ed è motivo di orgoglio» ha commentato Dal Ben.

Al punto stampa di questa mattina, insieme al commissario Dal Ben, sono interventuti il Direttore del Dipartimento di Prevenzione, Sandro Cinquetti, e il Direttore UOC di Malattie Infettive, Renzo Scaggiante per parlare delle principali malattie trasmesse a zecche, quali la Malattia di Lyme e l’Encefalite trasmessa da zecca (TBE), la diagnosi e le terapie a disposizione.

FAQ – Zecche, come proteggersi

(Fonte: Ministero della Salute https://www.salute.gov.it/portale/malattieInfettive/dettaglioFaqMalattieInfettive.jsp?lingua=italiano&id=289)

Cosa sono le zecche?

Le zecche, come gli acari, appartengono alla classe degli Aracnidi. Sono dei parassiti ematofagi obbligati, cioè devono succhiare sangue per vivere e riprodursi. Il ciclo di sviluppo parte dall’uovo, da cui fuoriesce una larva con 6 zampe, che dopo il primo pasto di sangue muta in una ninfa, più grande e con le definitive 8 zampe.

Quali malattie trasmettono le zecche?

Le zecche possono trasmettere alle persone agenti patogeni responsabili di diverse malattie quali rickettsiosi (febbre bottonosa del Mediterraneo), encefalite virale da zecche (TBE, Tick Borne Encephalitis), borreliosi di Lyme e la febbre emorragica di Crimea-Congo (CCHF). Si tratta di zoonosi, cioè di malattie veicolate dal morso o dalla puntura della zecca.

Cos’ è la TBE (Tick Borne Encephalitis)?

La TBE (Tick Borne Encephalitis), encefalite da zecche, è una infezione acuta grave del sistema nervoso centrale causata da un Flavivirus. Circa due terzi delle infezioni umane da virus TBE sono asintomatiche. Nei casi clinici, la TBE ha spesso un decorso a due fasi: una prima fase (dura circa 5 giorni) con sintomi aspecifici (febbre, affaticamento, cefalea, mialgia, nausea), seguita da un intervallo asintomatico di sette giorni e una successiva seconda fase sintomatica con interessamento del sistema nervoso centrale (meningite, meningoencefalite, mielite, paralisi, radicolite). Sono possibili conseguenze neurologiche a lungo termine e anche la morte. Oltre che dal morso di una zecca infetta, può essere causata occasionalmente dal consumo di latticini non pastorizzati.

Cos’è la Borreliosi di Lyme

È un’infezione di origine batterica causata da batteri del genere Borrelia (Borrelia burgdorferi sensu lato) che può colpire diversi tessuti. Nella fase precoce di malattia, successivamente al morso di zecca compare un’eruzione cutanea rossa (chiamata eritema migrante) che si diffonde ad anello dal sito del morso. Entro qualche settimana fino a qualche mese dopo l’infezione i pazienti possono sviluppare disturbi neurologici, osteoarticolari, cardiaci e cutanei. I sintomi sono fluttuanti e possono durare per mesi e cronicizzare. I casi rari di cronicizzazione possono evolvere in alterazioni del sistema nervoso centrale e periferico. Le zecche che la trasmettono la malattia prediligono un ambiente relativamente umido e freddo (come i pascoli e i boschi). Roditori selvatici e altri mammiferi e uccelli fungono da serbatoio delle forme immature delle zecche (larve e ninfe), mentre cervi, cavalli e altri mammiferi di grandi dimensioni rappresentano gli ospiti più comuni delle femmine di zecche adulte.

Quali zecche sono più diffuse in Italia?

In Italia, le zecche a cui prestare particolare attenzione sono due:

  • la zecca del cane (Rhipicephalus sanguineus)
  • la zecca dei boschi (Ixodes ricinus)

Dove vivono le zecche?

La zecca del cane è ampiamente diffusa soprattutto in aree urbane e periurbane, come parchi e giardini. È più attiva in estate e può superare periodi di siccità. La zecca dei boschi vive prevalentemente nel sottobosco umido e nei prati erbosi, tuttavia può essere presente anche nelle aree verdi dentro e in prossimità dei centri urbani.

Come i cambiamenti climatici possono influire nella diffusione delle zecche?

La diffusione delle malattie trasmesse da vettori dipende dall’interazione di tre principali attori: l’agente patogeno, il vettore (la zecca), e gli animali su cui il vettore si nutre e/o che fungono da serbatoio dell’agente patogeno. Gli equilibri tra le diverse specie animali e tra queste e i vettori sono strettamente dipendenti dai loro habitat naturali, molto sensibili ai cambiamenti climatici. Fenomeni quali modifiche della temperatura e della piovosità possono quindi influire sulla distribuzione geografica, sulla sopravvivenza e sul periodo di attività delle zecche.

Come possiamo proteggerci dal morso delle zecche?

Per prevenire le infezioni portate dalle zecche è importante proteggersi dal loro morso, soprattutto in caso si percorra un sentiero, si faccia trekking o una gita tra i boschi o in montagna. Ecco alcune raccomandazioni:

  • fai attenzione all’abbigliamento: scarpe chiuse (meglio stivali) o ghette, maglia a maniche lunghe e infilata dentro i pantaloni, pantaloni lunghi con le estremità infilate dentro i calzini/calzettoni, cappello o copricapo
  • indossa abiti di colore chiaro (rendono più facile l’individuazione delle zecche)
  • non indossare abiti legati alla vita
  • eventualmente utilizza sulla pelle e sugli abiti repellenti per insetti (N-dietiltoluamide – DEET, icaridina – KBR 3023) seguendo attentamente le indicazioni riportate in etichetta
  • cammina al centro dei sentieri, evitando di strusciare contro la vegetazione lungo i margini, non addentrarti nelle zone in cui l’erba è alta, non sederti direttamente sull’erba
  • non lasciare zaini o accessori direttamente sul suolo e scuoti eventuali panni (coperte, tovaglie) che siano stati stesi sull’erba, prima di tornare a casa
  • spazzola gli indumenti prima di portarli all’interno delle abitazioni
  • tratta gli animali domestici (cani) con prodotti repellenti contro i parassiti esterni (collari, spot-on) e ispeziona periodicamente il tuo animale, in particolare al rientro dalle passeggiate (nel cane le zecche si localizzano di preferenza sul muso, sul bordo e all’interno del padiglione auricolare, alle ascelle, all’inguine e sull’addome)
  • ricordati che, nonostante le zecche siano presenti e attive in determinati periodi stagionali e in aree definite, non si può escludere la loro presenza anche in contesti non usuali
  • al termine del soggiorno all’aperto, effettua un attento esame visivo e tattile della pelle di tutto il corpo e degli indumenti, con particolare attenzione ad ascelle, inguine, gambe, ombelico, collo e testa

Cosa fare in caso di morso di una zecca?

Nel caso rinvenissi una o più zecche sul corpo:

  1. rimuovi le zecche eventualmente presenti utilizzando pinzette a punta fine, possibilmente ricurva o altri specifici strumenti in plastica, attualmente in commercio, afferrando la zecca il più vicino possibile alla cute tirando delicatamente verso l’alto e ruotando leggermente, evitando di schiacciarle il corpo o di lasciare frammenti della zecca nella cute
  2. disinfetta la ferita applicando un prodotto antisettico
  3. rivolgiti al tuo medico se avverti malessere o noti reazioni cutanee inusuali dopo il morso della zecca.

Esiste un vaccino contro l’encefalite da zecca?

Per quanto riguarda l’encefalite da zecca (TBE), è disponibile il vaccino: qualora si viva o si vada, per attività all’aperto quali ad esempio il trekking o il campeggio, in zone a rischio, è indicato rivolgersi al proprio medico per valutare la vaccinazione contro la TBE.

Per saperne di più:

https://www.regione.veneto.it/web/sanita/arbovirosi

Ultima modifica: