Rifugi sempre più sicuri con telemedicina e videochiamate

I rifugi delle Dolomiti sono sempre più sicuri grazie alla telemedicina e al nuovo sistema informativo della centrale SUEM 118 che consente di fare le videochiamate con i pazienti.
Dopo la sperimentazione sul Faloria di questo inverno, oggi alla base HEMS di Pieve di Cadore sono stati formati all’utilizzo del sistema di telemedicina “a zainetto” i rifugisti, il personale del Soccorso Alpino e del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza. La formazione ha riguardato la gestione della chiamata con la centrale, l’utilizzo dei dispositivi.
Il kit, dato in dotazione a  rifugi selezionati dal CAI, presente oggi a Pieve col Presidente Frigo, (Galassi, Lavaredo, Scarpa, Mulaz, Tissi, Vandelli, Nuvolau, Venezia), è composto da una bodycam, un pulsossimetro, un misuratore della pressione arteriosa e un elettrocardiografo. I parametri rilevati con questo sistema arrivano direttamente al sistema di Centrale SUEM, dove il personale attiva la miglior rete di soccorso possibile e centralizza il paziente nel presidio più adatto.
Alla formazione di oggi hanno partecipato molti dei rifugisti delle Dolomiti (erano presenti anche i rifugi AGRAV Aquileia, Città di Fiume, Bristot, Cavallera) in quanto, grazie al nuovo sistema informativo operativo al 118, è possibile fare una videochiamata con la Centrale Operativa con un semplice smartphone. L’operatore di centrale, infatti, in caso di necessità, può inviare a chi contatta il 118 un link con la richiesta di geolocalizzazione e la possibilità di attivare una videochiamata per vedere il paziente a procedere con un triage più preciso al fine di attivare rapidamente la rete dei soccorsi.
Le reti tempo dipendenti saranno al centro del confronto durante il convegno organizzato per il 10 maggio a Pieve di Cadore dal titolo “Salute oltre la città – Le reti tempo dipendenti”. Dopo il convegno di Feltre, in questi mesi si sono svolti dei gruppi di lavoro tra esperti del settore regionali, locali e i partner istituzionali per analizzare il sistema di soccorsi per le patologie tempo dipendenti (rete ictus, rete per le emergenze cardiologiche, rete per il trauma e gestione del neonato e del bambino critico) in ulss Dolomiti. Il risultato sarà presentato nella giornata di venerdi, dopo il confronto con altre realtà dell’arco alpino (Svizzera, Trentino, Lombardia, Valle D’Aosta e Friuli).

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