Screening per la prevenzione del tumore della mammella
Che cos’è il carcinoma della mammella?
Il tumore della mammella o carcinoma mammario è una malattia dovuta alla moltiplicazione incontrollata di alcune cellule della ghiandola mammaria, che si trasformano in maligne ed è la neoplasia più frequente in Italia.
Cos’è lo screening mammografico?
Lo screening mammografico è un programma di prevenzione, di provata efficacia, che ha l’obiettivo di ridurre la mortalità per tumore al seno. Mirando ad una diagnosi precoce, favorisce interventi medici e chirurgici il più possibile conservativi ed accettabili per le pazienti, utilizzando terapie meno aggressive.
A chi è rivolto?
Lo screening mammografico viene proposto ogni 2 anni a tutte le donne residenti con età compresa tra i 50 ed i 74 anni.
In cosa consiste?
Il test di screening consiste in una mammografia bilaterale che, analizzando la struttura della mammella, consente di individuare tumori del seno anche di piccole dimensioni. La corretta esecuzione dell’esame prevede necessariamente una compressione della mammella per pochi secondi che talvolta può risultare leggermente dolorosa. Nel caso vengano rilevate delle anomalie all’esame radiologico, la donna viene invitata ad un esame di approfondimento che può consistere in una visita senologica, in un’ulteriore mammografia, in un’ecografia o, in rari casi, in una agobiopsia.
Il valore aggiunto della mammografia di screening è dovuto alla modalità di refertazione dell’esame che prevede la lettura della mammografia da parte di due Medici Radiologi esperti in senologia diagnostica, in due momenti diversi e indipendenti. Pertanto la risposta non può essere immediata.
Come viene comunicato l’esito?
In caso di referto normale la risposta verrà inviata a mezzo posta con l’indicazione del richiamo successivo.
Le Linee Guida Europee raccomandano l’esecuzione della mammografia di screening ogni due anni, periodo
ottimale per la diagnosi precoce.
In caso di necessità di ulteriori accertamenti (es: rx aggiuntiva, ecografia, altro) il personale incaricato contatterà direttamente la donna per via telefonica, concordando la data dell’approfondimento. Tutto il percorso diagnostico-terapeutico è gratuito ed organizzato dall’Azienda Sanitaria.
E’ importante sapere che:
Il richiamo per approfondimenti non deve generare ansia; nella maggior parte dei casi gli accertamenti non sono invasivi e danno esito normale.
La dose di radiazioni erogata è minima, non è fonte di pericolo e non deve preoccupare; tuttavia se ne deve evitare l’utilizzo in assenza di una indicazione clinica specifica.
La mammografia, come ogni indagine, ha dei limiti e può non essere in grado di individuare una piccola percentuale di tumori. Generalmente ciò è dovuto al tipo di neoplasia o alla densità della mammella. Pertanto ogni donna deve continuare a controllare il proprio seno con l’autopalpazione e riferire sintomi eventualmente insorti nell’intervallo tra gli esami mammografici al proprio medico di famiglia (secrezione dai capezzoli, presenza di noduli, retrazione della cute e del capezzolo, ingrossamento dei linfonodi ascellari).
Per approfondimenti sullo screening della mammella:
• Chiedi al tuo Medico di Assistenza Primaria;
• Contatta la Segreteria Organizzativa.
Guarda l’infografica: