Medicina rigenerativa: riprende l’attività clinica e di ricerca

Dopo un periodo di sospensione dovuto alla pandemia, riprende l’attività clinica di medicina rigenerativa gestita dall’UOC di Medicina Trasfusionale diretta da Ersilia Angela Barbone con il referente Alessio Borean, in collaborazione con altre Unità Operative dell’ULSS 1 Dolomiti.

 

La Medicina Trasfusionale di Belluno, infatti, è all’avanguardia sull’uso di emocomponenti con finalità rigenerative.

 

L’uso non trasfusionale di emocomponenti con finalità rigenerative nasce nel 1998, quando un chirurgo maxillofacciale R.E. Marx per primo applicò il plasma ricco di piastrine autologo per stimolare la rigenerazione dell’osso mandibolare. Il razionale sotteso era sostenuto dalla possibilità di indurre uno stimolo rigenerativo tissutale sfruttando i “fattori di crescita” contenuti nelle piastrine.

 

Nati per il trattamento di patologie ossee, ben presto il loro utilizzo si è esteso a patologie tendineo-legamentose, muscolari, cartilaginee, cutanee e corneali, coinvolgendo competenze cliniche specialistiche come l’ortopedia, la chirurgia, la dermatologia e l‘oculistica, con pregevoli risultati.

 

Negli ultimi dieci anni sono stati trattati a Belluno 3.178 pazienti per 11.405 applicazioni, afferenti per il 78% alla patologia ortopedica, per il 18% alla patologia cutanea e per il 4% alla patologia corneale.

 

Parallelamente, con il contributo e la partecipazione dell’Università di Padova, Fondazione T.E.S. (Tissue Engineering and Signaling) e il prezioso sostegno di ABVS (Associazione Bellunese Volontari del Sangue), riprende anche l’attività di ricerca nel settore della medicina rigenerativa.

 

Sono stati disegnati nuovi e ambiziosi progetti da perseguire in quest’ambito, convinti che le sinergie nella ricerca biomedica premino sempre in risultati. In particolare, i progetti, degni di particolare menzione sono: “Realizzazione ex-vivo di sostituti tissutali bioingegnerizzati con cellule staminali da sangue periferico”, che propone un modello d’intervento per diverse disfunzioni cardiovascolari, respiratorie, muscolari e metaboliche e “Cellule staminali multipotenti da emocomponenti leuco-fibrino-piastrinici per terapie di medicina personalizzata”, per stabilire l’influenza di genere sulle proprietà rigenerative delle cellule isolate.

 

 

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