Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari

Istituita dalla Legge n. 113 del 14 agosto 2020,  ricorrere il 12 marzo, la giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari. Questa giornata nasce per diffondere una cultura che condanni ogni forma di violenza, sia verbale che fisica, nei confronti degli operatori della sanità, un fenomeno ad oggi critico e in costante aumento.

 

La sicurezza sul posto di lavoro è un obiettivo perseguito nel tempo da Enti, Istituzioni e dai lavoratori stessi. Nel settore Sanità e Servizi Sociali, tra i rischi maggiormente ricorrenti, troviamo il rischio di aggressione e atti di violenza contro gli operatori sanitari. Questi eventi sono oggetto di grande attenzione sociale, scientifica e mediatica oltre a rappresentare un evento sentinella secondo le raccomandazioni del Ministero della Salute.

 

Il Ministero della Salute monitora gli episodi di violenza commessi ai danni di chi esercita professioni sanitarie e socio-sanitarie e promuove la diffusione di buone prassi in materia di sicurezza degli stessi, anche nella forma del lavoro in equipe.

 

La Regione Veneto, al fine di contribuire ad aumentare la sicurezza per gli operatori delle strutture sanitarie, ha predisposto un documento di indirizzo che vuole favorire un percorso di prevenzione nei confronti degli atti di violenza e di aggressività contro gli operatori sanitari, individuando le aree più critiche e implementando strategie di contenimento delle condizioni di rischio.

 

In Ulss 1 Dolomiti sono attive alcune procedure per la prevenzione e la gestione dei casi di violenza ai danni degli operatori sanitari. Per i dipendenti sono stati creati degli strumenti utili per avere delle indicazioni su come gestire un paziente che manifesti aggressività nei confronti dell’operatore ed è stato messo a disposizione uno sportello d’ascolto. Inoltre, tramite il medico competente, può essere richiesto un supporto psicologico. Con specifici corsi di formazione si vogliono anche aumentare le conoscenze degli operatori sanitari sui comportamenti da adottare in caso di episodi di aggressione o violenza nei loro confronti per capire come prevenirli e poterne ridurre gli effetti.

 

 

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