GIORNATA MONDIALE MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI: rompiamo il silenzio

L’ULSS Dolomiti partecipa alla Giornata Mondiale delle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI), che si celebra il 19 maggio e che quest’anno ha come motto “break the silence” – rompiamo il silenzio, attraverso dei videomessaggi dei direttori e delle équipe di Gastroenterologia dell’Ulss Dolomiti diffusi attraverso i canali social aziendali.

Si tratta di malattie infiammatorie croniche intestinali che colpiscono più di 4 milioni di persone nel mondo, di età compresa trai i 20 e i 40 anni.

Oggi, grazie alla ricerca, le prospettive terapeutiche e le cure per le persone affette da MICI sono in costante evoluzione, con un importante incremento della qualità di vita.

«Mettiamo a disposizione dei pazienti un programma completo di diagnosi e cura su misura innovativa, anche attraverso l’uso della telemedicina», spiega il dott. Bastianello Germanà, direttore della Gastroenterologia di Belluno, « Tale strumento è molto apprezzato. Nel periodo caratterizzato dalla pandemia da covid 19, abbiamo impiegato ogni sforzo per continuare ad assicurare ai nostri pazienti una adeguata sorveglianza e una continuità delle cure garantendo il monitoraggio del loro andamento clinico ed il rinnovo del piano terapeutico. Potrebbe essere utile  in futuro,  affiancarlo  alla visita tradizionale in presenza. L’obiettivo è quello del continuo rinnovamento delle cure, sia in ambito endoscopico sia radiologico, per garantire la salute e la qualità della vita dei pazienti con malattie croniche intestinali».

«Rompiamo il muro del silenzio. Molto spesso chi è affetto da MICI spesso tende a non raccontare la propria malattia. Condividere la malattia aiuta a vivere meglio. Curare la persona viene prima di curare la malattia. Come medici e come clinici rivolgiamo sempre più l’interesse al benessere psicofisico, con una visione multidisciplinare. Nel nostro centro abbiamo un ambiente dedicato per le terapie infusionali con un infermiere specialiste che segue il percorso di cura. Insieme possiamo creare un mondo in cui, chi vive con il Chron o la colite ulcerosa possa sentirsi capito, supportato e curato al meglio», conclude il direttore della Gastroenterologia di Feltre Andrea Buda.

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