Giornata mondiale dell’acqua: i consigli

In occasione della Giornata mondiale dell’acqua, bene prezioso per la nostra salute e l’ambiente, l’ulss Dolomiti diffonde alcuni consigli.

L’acqua, bene prezioso, fonte di vita e di benessere, è il principale costituente del nostro corpo ed è coinvolta in quasi tutte le sue funzioni.

Il corpo umano, infatti, è composto in media per il 60% di acqua, ma la sua percentuale varia con l’età. Da giovani ne siamo “più ricchi”, mentre con il passare degli anni la sua quota si riduce progressivamente, passando così da valori medi del 75-80% nel neonato, a valori del 40-50% nell’anziano.

Il fabbisogno di acqua nel bambino

Non solo la quantità totale di acqua è maggiore nel bambino piccolo. Anche le necessità idriche sono più elevate nel bambino rispetto all’adulto e diminuiscono all’aumentare dell’età. Un lattante, infatti, si disidrata 3 volte più rapidamente di un adulto.

Cosa deve bere un lattante sano? Il latte della mamma, oppure, se la mamma non può allattare per motivi di salute, il latte di formula. Anche se le temperature ambientali sono elevate, non serve dare al lattante sano acqua o tisane che sono spesso ricche di zuccheri. Il latte materno contiene, infatti, circa l’87% di acqua.

E nell’anziano?

Nell’anziano l’acqua corporea diminuisce e anche il senso della sete. Per questo l’anziano è a rischio di disidratazione. E’ importante per chi assiste l’anziano ricordargli di bere spesso nell’arco della giornata, durante e fuori dai pasti, anche quando non avverte il senso di sete.

Quanto e come dobbiamo bere? Alcuni consigli per la nostra alimentazione.

Ogni giorno, un adulto sano dovrebbe bere almeno 6-8 bicchieri di acqua (1,5-2 litri), assecondando il senso di sete e, anzi, anticipandolo.

E’ importante, quindi, bere frequentemente e in piccole quantità, lentamente, soprattutto se l’acqua è molto fredda.

Possiamo bere sia l’acqua di bottiglia sia l’acqua di rubinetto, entrambe sicure e controllate.

Ricorda che bevande diverse dall’acqua (succhi di frutta, aranciate, coca cola, caffè, tè) apportano anche sostanze che danno calorie (come gli zuccheri) o che sono farmacologicamente attive (ad esempio la caffeina). Consumiamo, quindi, queste bevande con moderazione.

E’ importante bere durante e dopo l’attività fisica. Se l’attività fisica è di intensità moderata o ha durata inferiore a 45-60 minuti, è sufficiente bere solamente acqua. Solo in caso di attività fisica intensa e prolungata (oltre un’ora) è necessario ripristinare, oltre all’acqua, anche i sali persi e gli zuccheri consumati.

In gravidanza e allattamento la donna deve assumere molta più acqua: in gravidanza almeno 2.350 ml e in allattamento 2.700 ml al giorno.

In condizioni patologiche con perdite di acqua (ad esempio, vomito, diarrea o stati febbrili), l’acqua perduta va reintegrata adeguatamente e tempestivamente.

Il calcio contenuto nell’acqua viene assorbito al pari di quello contenuto nel latte. Non è vero che provoca i calcoli renali, anzi, sembra avere un fattore protettivo.

Infine, teniamo presente che si perde molta acqua non solo quando è caldo, ma anche quando fa molto freddo e c’è vento, come ad esempio quando si è in montagna sulla neve, ancor più se si fa attività sportiva come lo sci.

E per finire: ricordiamoci di non sprecare l’acqua, l’acqua è un bene prezioso!

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