Al via il Progetto “Rifugi sani e sicuri”

Nell’ambito del progetto “Rifugi sani e sicuri”, oggi, alla fiera HORECA di Longarone è stato firmato il protocollo d’intesa tra l’Ulss Dolomiti e l’Associazione Gestori Rifugi Alpini del Veneto (AGRAV).

Il Progetto “Rifugi sani e sicuri”, promosso dal Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss Dolomiti, mira a migliorare la qualità complessiva, la sicurezza sanitaria e la capacità di promuovere la salute dei rifugi, anche in vista degli appuntamenti olimpici che attendono le Dolomiti e all’aumento dei flussi turistici in montagna.

Oggi è stato siglato, dal Commissario Ulss Dolomiti Giuseppe Dal Ben e dal Presidente di AGRAV Mario Fiorentini, il primo protocollo che prevede l’avvio di un percorso di miglioramento nei rifugi alpini associati, finalizzato a garantire un contesto “sano e sicuro” in termini di idoneità igienico-sanitaria, di potenziamento della sicurezza sanitaria e di orientamento alla promozione della salute. Dopo questa prima fase sperimentale, il protocollo verrà proposto anche ad altri Enti e Istituzioni operanti nel settore montano.

 

Per essere definito “sano e sicuro”, il rifugio dovrà dimostrare di essere in possesso di almeno cinque tra i seguenti requisiti:

  1. possesso di un defibrillatore semiautomatico esterno DAE con accessori, sottoposti a corretta manutenzione
  2. disponibilità di sfigmomanometro per la misurazione della pressione arteriosa
  3. formazione dei dipendenti per l’esecuzione di manovre di primo soccorso e/o per l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno DAE (corso BLSD)
  4. predisposizione di menù con indicazione delle sostanze alimentari che possono determinare allergie o intolleranze
  5. garanzia di disponibilità di pasti privi di glutine
  6. modalità di approvvigionamento idrico e valutazione specifica
  7. procedura che contempli il flussaggio di acqua corrente per almeno due minuti, per le camere che non siano state occupate da almeno cinque giorni (contrasto legionellosi)
  8. disponibilità di creme solari ad alto fattore protettivo e di cappelli con visiera/bandana, esposti in area ben visibile, che possano essere commercializzati su richiesta dei fruitori (prevenzione melanoma)

 

Dopo la valutazione di un apposito team, il rifugio potrà ottenere un bollino di qualità di “Rifugio sano e sicuro”.

“Un protocollo dal valore importante, nato dalla condivisione tra Ulss Dolomiti e AGRAV, che mira a garantire alla persona che arriva in rifugio una sicurezza sanitaria, non solo nell’ambito della cura ma anche della prevenzione.” commenta il Commissario Dal Ben.

“Questo protocollo è un cammino di collaborazione con l’obiettivo di cercare di arrivare al miglior punto possibile di offerta di servizi verso gli ospiti e gli escursionisti che sempre di più vengono verso le nostre montagne e i nostri rifugi. Abbiamo apprezzato molto l’approccio utilizzato dall’Ulss che parta dalla condivisione.” spiega il Presidente AGRAV Fiorentini.

“E’ un passo avanti che proponiamo ai rifugi del nostro territorio, partendo da quelli associati AGRAV e sarà esteso a tutti i rifugi della provincia che vorranno aderire.” conclude Sandro Cinquetti, Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss Dolomiti.

 

Per adesioni e informazioni: scrivere a dip.prevenzione@aulss1.veneto.it

Rifugi sani e sicuri – punto stampa – 3.10.23

 

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