15 marzo 2022 Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla

La giornata nazionale del Fiocchetto Lilla ricorre ogni anno il 15 marzo per accrescere l’attenzione sulla frequenza, sulle caratteristiche e sulle conseguenze che i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione possono avere per la salute fisica e psicologica di chi ne soffre.

 

In particolare, i disturbi dell’alimentazione sono disturbi complessi che comportano effetti importanti sulla qualità di vita della persona che ne soffre, coinvolgendo sia il corpo che la mente ed esprimendo talora un disagio esistenziale e relazionale. Tali disturbi possono limitare le  capacità relazionali e sociali della persona, portandola ad avere un rapporto distorto con cibo, peso e immagine corporea.

 

Il disturbo alimentare esordisce in buona parte nell’adolescenza e nelle donne, ma non è infrequente osservare esordi molto precoci, prima della pubertà, o tardivi, anche nell’adulto e nei ragazzi. Spesso non c’è un’unica causa scatenante, ma un intreccio di fattori dove alcuni aspetti della persona, quali insicurezza, bassa autostima, eccessiva spinta alla performance possono far “precipitare” il problema in momenti delicati della vita e in occasione di eventi stressanti. E’ per questo motivo che nella preadolescenza e nell’adolescenza, quando i ragazzi vivono trasformazioni corporee e si confrontano con un’importanza sempre maggiore delle dinamiche relazionali e di gruppo, spesso questi disturbi si presentano.

 

Con questa giornata si vuole diffondere, quindi, la consapevolezza che questi disturbi possono essere curati. Una diagnosi precoce ed un intervento tempestivo di un’equipe di specialisti sono, infatti, gli elementi fondamentali.

Nel 2021 i due centri DCA di Belluno e Feltre hanno preso in carico in totale 186 pazienti, di cui 75 in età evolutiva (13-17 anni, di cui 8 maschi e 67 femmine) e 111 in età adulta (18-60 anni, di cui 12 maschi e 99 femmine). In particolare tra i più ricorrenti si sono riscontrati 71 casi di anoressia nervosa, 14 casi di bulimia e 17 casi di binge-eating (disturbo da alimentazione incontrollata). Altri 84 casi riguardano, invece, altri tipi di disturbi dell’alimentazione.

La complessità delle problematiche fa sì che l’approccio debba essere quanto più multidisciplinare, proprio perché nessun professionista, da solo, può riuscire a rispondere all’intreccio di bisogni della persona.

I due centri di Belluno e Feltre vedono il coinvolgimento di numerosi professionisti – dietologi, psicologi, psichiatri, internisti – provenienti da diversi servizi che stanno strutturando un percorso anche con la medicina di famiglia.

Le due équipe collaborano con l’Associazione Margherita, punto di riferimento per le famiglie di ragazzi con DCA nel Bellunese. L’associazione offre supporto ai genitori con incontri quindicinali di gruppo e collabora con l’ULSS per cicli di psicoeducazione ai genitori delle ragazze seguite dalle due equipe. Importante è anche il lavoro svolto nelle scuole con il “Progetto Corpo”.

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