Telemedicina e screening potenziati grazie ai Fondi Aree di confine

È stato approvato il progetto per il potenziamento della telemedicina e degli screening oncologici del valore di 1,58 milioni di euro di cui 1,12 finanziati con i Fondi Aree di Confine.

 

Il Progetto è volto a promuovere le modalità di erogazione del servizio di assistenza sanitaria tramite l’uso delle tecnologie innovative, nonché a potenziare l’organizzazione delle attività di screening/vaccinazione sul territorio con l’acquisto di un camper che porterà gli operatori nei vari comuni.

 

L’Azienda ULSS n. 1 Dolomiti intende infatti rafforzare la rete dell’assistenza territoriale, utilizzando un approccio multidisciplinare e interdisciplinare, che garantisca l’integrazione delle prestazioni sanitarie, socio-sanitarie territoriali ed ospedaliere, potenziando le strumentazioni informatiche e telematiche, nonché le forme territoriali di cura.

 

La Telemedicina è una modalità di erogazione di servizi di assistenza sanitaria tramite il ricorso a tecnologie innovative in situazioni in cui il professionista della salute e il paziente o due professionisti non si trovano nello stesso luogo. Comporta la trasmissione sicura di informazioni e dati di carattere medico nella forma di testi, suoni, immagini o altre forme necessarie per la prevenzione, la diagnosi, il trattamento e il successivo controllo dei pazienti. In particolare, le nuove strumentazioni acquistate tramite il progetto, serviranno per televisite con visione esami e rinnovo piani terapeutici e teleconsulti tra professionisti, anche in strutture territoriali. Le specialità che verranno coinvolte saranno: reumatologia, nefrologia, malattie infettive, neurologia, cardiologia, geriatria, nefrologia, oculistica, ginecologia, fisiatria, radiologia, anestesia, diabetologia, medicina.

 

Inoltre, sarà acquistato un camper attrezzato come ambulatorio per vaccinazioni (di ogni tipo, anche pediatriche) o screening che sarà utilizzato dal Dipartimento di Prevenzione per raggiungere i comuni più periferici.

 

Il costo complessivo del progetto è pari ad € 1.585.000,00: la Provincia di Belluno, quale soggetto attuale dei Fondi di Confine, riconosce all’Azienda ULSS n. 1 Dolomiti – per le attività da quest’ultima attuate – l’importo di € 1.120.000,00 e l’Azienda ULSS n. 1 si impegna a cofinanziare il progetto per l’importo di € 465.000,00.

 

 

«Lo sviluppo della telemedicina attraverso questo primo progetto garantirà un cambio di passo per l’assistenza nel nostro territorio. Si inizierà a  superare le distanze e a limitare gli spostamenti, garantendo servizi di qualità vicini al cittadino. É un cambio di prospettiva e una prima risposta concreta alla sanità in montagna: la tecnologia ci consente di andare oltre le difficoltà legate all’orografia del territorio, ottimizzando tempi e servizi» spiega il Direttore Maria Grazia Carraro, «partiamo dalle criticità per trasformarle in punti di forza, trovando soluzioni innovative a favore dei nostri assistiti. Il finanziamento di questo progetto con i Fondi aree di confine rappresenta la volontà di investire con lungimiranza per assicurare i servizi e contrastare lo spopolamento delle aree montane e per fare del nostro territorio non una periferia ma un’area che fa sviluppo e benchmark».

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