Le cattive notizie sono “quelle notizie che alterano drammaticamente e negativamente le prospettive future del paziente” (Buckman 1984). Comunicare cattive notizie rappresenta uno dei compiti più difficili della professione medica e richiede sia conoscenze tecniche , sia la padronanza di modalità comunicative che sappiano adeguarsi ai diversi tipi di pazienti e alle diverse situazioni. È in questo ambito, in modo particolare, che disciplina medica e psicologica sembrano essere particolarmente interconnesse.
La comunicazione delle cattive notizie, che possono essere legate alla diagnosi, alla prognosi e alla scelta dei tipi di cura possibili, si colloca all’interno di una relazione che ha come finalità l’alleanza terapeutica, nella quale medico e paziente tendono insieme ad uno stesso obiettivo terapeutico e di cura. Una buona comunicazione passa attraverso una buona relazione ed è quindi importante come una informazione viene presentata, compresa ed elaborata.
Il processo di comunicazione delle cattive notizie, fattore di fondamentale rilievo nel percorso di umanizzazione dell’assistenza, deve essere condiviso all’interno dell’equipe, condizione che favorisce una presa in carico globale del paziente e gli permette di sentirsi accolto in un gruppo all’interno del quale sviluppare rapporti di fiducia. Basilare è quindi la formazione in tale ambito non solo del personale medico ma anche di quello infermieristico.
Per approfondire le tematiche legate alla comunicazione con il paziente ed i suoi familiari, fornendo modelli applicabili nel contesto della medicina ospedaliera, finalizzati a migliorare il rapporto medico-paziente e medico-familiari, l’ULSS 1, in collaborazione con il Comitato Etico per la pratica clinica aziendale, ha organizzato una nuova edizione del corso “La comunicazione delle cattive notizie a pazienti e familiari nella struttura ospedaliera” che ha come destinatari i medici e gli infermieri delle Unità operative maggiormente coinvolte nella comunicazione di “cattive notizie” degli ospedali di Belluno, Agordo e Pieve di Cadore.
Il corso, tenuto dal dott. Luciano Orsi, Direttore dell’U.O. Cure Palliative e rete di cure palliative dell’Azienda Ospedaliera “Carlo Poma” di Mantova e dalla dott.ssa Francesca De Biasi, psicologo/psicoterapeuta dell’ULSS 1, si svolgerà in 6 edizioni, a partire dal 22 marzo e fino al mese di dicembre, della durata di 8 ore. Ogni edizione prevede la presenza di 25 partecipanti per un totale complessivo di 150 medici ed infermieri.
Il corso ha già visto nel corso del 2013 lo svolgimento di 2 edizioni cui hanno già partecipato, con soddisfazione, 50 operatori.