Il Comitato Prevenzione Salute Donna dona al San Martino un ecotomografo

E’ stata donata all’ospedale San Martino,  da parte delle Associazioni di volontariato appartenenti al Comitato Prevenzione Salute Donna, un’apparecchiatura che ha migliorato sensibilmente la tecnica anestesiologica utilizzata durante gli interventi di Chirurgia Senologica.

L’acquisizione è stata realizzata con i proventi derivati dall’organizzazione della nota manifestazione “Il vento tra i capelli” (edizione 2019).

Il sodalizio riunisce sette  Associazioni, instancabilmente attive a sostegno della salute della Donna: Associazione Donne Operate al Seno (ADOS), Associazione Volontari Ospedalieri (AVO), Croce Rossa Italiana, FIDAPA (Federazione Italiana Donne Arti, Professioni ed Affari), International Inner Wheel,  Lega Italiana Lotta ai Tumori (LILT), Soroptimist International.

Nel 2019 la Chirurgia del Seno di Belluno ha trattato 160 Pazienti affette da tumore della mammella ed oltre 120 Pazienti con patologia benigna della mammella.

Da due anni a questa parte le Pazienti sottoposte a Belluno a procedure chirurgiche senologiche possono beneficiare della competenza anestesiologica nell’esecuzione dei blocchi antalgici di parete toracica.

Questa pratica consiste in una preliminare anestesia loco regionale mediante l’iniezione di anestetico locale tra le fasce dei muscoli della parete toracica in particolare tra i muscoli pettorali e i muscoli della parete toracica laterale dove alloggiano e decorrono i nervi toracici.

Per l’esecuzione di questa procedura anestesiologica è fondamentale l’impiego di un ecografo, apparecchiatura che utilizza ultrasuoni e che permette la precisa identificazione dei piani anatomici e quindi l’iniezione mirata dell’anestetico locale.

Si procede poi con l’anestesia generale che sarà quindi  meno profonda o solo con una sedazione, a seconda del tipo di intervento da eseguire.

L’apparecchiatura donata – un ecotomografo SonoSite –   risponde ai  requisiti di  ottima risoluzione,  resistenza e  maneggevolezza.

I vantaggi della tecnica sono di grande rilevanza: limitazione dell’utilizzo di farmaci endovenosi (in particolare gli oppioidi) durante l’intervento chirurgico, con conseguente attenuazione/assenza di nausea, vomito e sonnolenza;  ottimo controllo del dolore post-operatorio, con riduzione del disagio e ripresa precoce della mobilizzazione; dimissione in tempi più brevi  dall’Ospedale ed alto livello di soddisfazione delle Pazienti.

Nell’incontro tenutosi oggi al San Martino con una rappresentanza del Comitato,  il Direttore Generale  ha ringraziato le Associazioni  per il lungo percorso  intrapreso con costanza  nella realizzazione di progetti che hanno portato al miglioramento della diagnosi e della cura, in particolare,  nelle  patologie femminili.

Ultima modifica: