GIORNATA MONDIALE SICUREZZA SUL LAVORO

Il Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza sul Luoghi di lavoro, in occasione della giornata mondiale sulla sicurezza nei luoghi di lavoro si racconta descrivendo il consuntivo dell’attività svolta nell’anno 2020.

 

Nel 2020 lo SPISAL, in relazione all’epidemia Covid, ha dirottato per buona parte dell’anno le attività di vigilanza su verifiche dei protocolli anti Covid-19 anche a causa della chiusura di molte attività produttive per un periodo prolungato e cercato di effettuare interventi di prevenzione e vigilanza nei classici comparti a rischio nella seconda parte dell’anno, dopo la riapertura.

La tabella sottostante riporta gli interventi di prevenzione e vigilanza globalmente effettuati nell’anno 2020

 

TIPO DI INTERVENTO
Interventi di prevenzione per verifica misure di contrasto alla diffusione del virus Covid-19 904
Interventi di prevenzione nel comparto agricoltura 32
Interventi di prevenzione nel comparto edilizia (cantieri edili, stradali e con bonifica amianto) 125
Interventi di prevenzione nel comparto metalmeccanico 30
Interventi di vigilanza su esposto 15
Inchieste per infortunio 73
Inchieste per malattia professionale 83
Attività autorizzativa (pareri per emissioni diffuse richiesti da Provincia, nuovi insediamenti produttivi, collaudi di distributori carburante) 35

 

Nel 2020 sono state controllate 904 aziende bellunesi dei vari comparti produttivi occupanti un totale di 39.585 lavoratori nell’attività di vigilanza ed assistenza sull’applicazione delle misure anticontagio da virus Sars-CoV2/Covid-19. Particolare attenzione è stata rivolta alla verifica dei punti indicati nel Protocollo condiviso tra le parti sociali quali la pulizia e sanificazione dei locali e delle attrezzature di uso comune con verifica dei prodotti utilizzati, l’ informazione data ai lavoratori affinché adottino misure di prevenzione atte ad evitare la diffusone del virus quali le corrette regole di igiene ed il corretto lavaggio delle mani, il rispetto della distanza minima interpersonale di 1 metro e il corretto uso di mascherine chirurgiche o altri DPI messi a disposizione sia durante lo svolgimento della propria mansione lavorativa ma anche nel momento di utilizzo degli spazi comuni quali spogliatoi, sale mensa, spazi di ristoro.

Da quanto verificato durante i sopralluoghi si è evidenziato il sostanziale rispetto di quanto previsto dalle norme anticontagio. Sono state rilevate inadempienze in materia di igiene e sicurezza sul lavoro solamente in 5 casi, dove sono stati elevati altrettanti verbali di prescrizione che hanno riguardato scarse condizioni di igiene o la mancata messa a disposizione dei lavoratori dei Dispositivi di Protezione Individuale. «L’accesso in azienda è stato anche un momento di confronto con la parte imprenditoriale e di stimolo al miglioramento per cui in buona parte verbali stilati a fine sopralluogo sono state date dai tecnici del Servizio indicazioni per ulteriori interventi di perfezionamento chiedendo l’integrazione di quanto già messo in atto.

In generale si può affermare che gli imprenditori sono risultati attenti al rischio e alla problematica, anche per salvaguardia della propria attività e produzione», spiega il direttore dello SPISAL Gianfranco Albertin.

 

Come da Piano di Prevenzione Regionale sono stati effettuati poi interventi di prevenzione e vigilanza nelle aziende del comparto edile, agricolo nonché metalmeccanico.

Il settore delle costruzioni rappresenta uno dei comparti più a rischio per frequenza e gravità degli infortuni sul lavoro, l’attività di vigilanza è stata organizzata in modo tale da dare una copertura uniforme su tutto il territorio provinciale.

Sono stati controllati un totale di 125 cantieri edili ma, poiché spesso operano nello stesso cantiere più imprese o lavoratori autonomi, in totale sono state oggetto di verifica 214 ditte. Sui 125 cantieri ispezionati 24 non sono risultati a norma e le carenze più diffuse – circa il 47% –  riguardavano le protezioni contro le cadute dall’alto, che sono proprio la causa degli infortuni più gravi o mortali cui facevano seguito le carenze relative alla viabilità, passaggi e recinzioni del cantiere – circa il 12% -, in percentuale minore si sono evidenziate carenze relative agli aspetti documentali quali il Piano Operativo di Sicurezza, Piani di Sicurezza e Coordinamento, Fascicolo dell’opera.

Il settore dell’agricoltura e silvicoltura è stato un altro dei comparti oggetto di interventi di prevenzione e vigilanza.

Il Servizio ha controllato 32 aziende agricole. In alcuni casi l’ispezione è stata effettuata in collaborazione con gli altri servizi del Dipartimento di Prevenzione, verificando così sia gli aspetti relativi all’impiego di fitosanitari, sia gli aspetti di igiene e sicurezza sul lavoro, n° 8 sopralluoghi sono stati effettuati in congiunta anche con o con l’Ispettorato Territoriale del Lavoro per la verifica degli aspetti contrattuali di competenza. Durante le verifiche sono stati controllati un totale di 54 trattori e 105 attrezzature di lavoro. Per quanto riguarda le carenze riscontrate in questo comparto, sono stati elevati 7 verbali di contravvenzione per impiego di attrezzature non a norma.

Anche il comparto metalmeccanico è stato oggetto di verifica. L’intervento era iniziato nel 2018 con la fase informativa alle aziende del comparto costituito da circa 390 unità produttive e alle loro Associazioni in cui si illustrava il progetto cui hanno fatto seguito incontri informativi.

La fase di verifica ha visto l’effettuazione di ispezioni in 11 aziende nel 2018 e 40 nel 2019, nel 2020 l’intervento di comparto è proseguito con altre 30 ditte ispezionate, di queste 10 sono stato oggetto di provvedimenti prescrittivi che riguardavano principalmente la sicurezza delle attrezzature di lavoro, negli altri casi i problemi erano legati a luoghi di lavoro o alla mancata adozione di sistemi di captazione degli inquinanti.

 

Un altro grosso capitolo riguarda le indagini sugli infortuni su segnalazione del Pronto Soccorso o direttamente del SUEM/118 per i casi più gravi quali gli mortali o con prognosi riservata. Nel corso dell’anno 2020 lo SPISAL ha ricevuto 109 segnalazioni di infortunio su cui svolgere approfondimenti.

«Rispetto al 2019, nel 2020 sono diminuiti gli infortuni gravi legati all’attività lavorativa mentre sono aumentati gli infortuni per rischio biologico», conclude Albertin, «il nostro Servizio è a fianco delle imprese e delle ditte per una sempre migliore attività di prevenzione a tutela della salute dei lavoratori anche con attività di formazione e informazione».

 

Belluno, 28 aprile 2021

 

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