Giornata mondiale del sonno: le apnee notturne

La Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (OSAS) costituisce un fattore di rischio rilevante per lo sviluppo di malattie cardiovascolari e metaboliche; è ampiamente diffusa nella popolazione generale  e ha rilevanti conseguenze sanitarie, sociali ed economiche.

 

Nel sospetto di OSAS occorrono eseguire specifiche indagini strumentali. Il riferimento per la diagnosi è la polisonnografia notturna che registra durante la notte il flusso d’aria nelle vie aeree, gli sforzi respiratori toracoaddominali, la saturazione arteriosa dell’ossigeno, la frequenza cardiaca, la posizione corporea, il russamento, i potenziali elettrici del cervello e del cuore, i movimenti degli occhi e l’attività muscolare del corpo.

Possono anche essere utilizzati strumenti meno complessi, che permettono un monitoraggio notturno cardiorespiratorio a domicilio. Questi ultimi apparecchi sono oggi estesamente utilizzati.

Un volta diagnosticata la presenza di OSAS occorre impostare il trattamento.

La terapia ha lo scopo di correggere le apnee, mantenendo pervie le vie aeree durante il sonno, al fine di evitare le conseguenze a breve e lungo termine.

Nella maggior parte dei casi si applica un apparecchio che eroga una pressione positiva continua (Continuous Positive Airway Pressure = CPAP) tramite una mascherina applicata al naso o naso-bocca; in tal modo si mantiene una certa pressione all’interno delle vie aeree impedendone la chiusura.

Sono possibili anche altri trattamenti non chirurgici come l’applicazione ed uso di dispositivi ortodontici di avanzamento mandibolare.

In casi selezionati il trattamento è invece chirurgico con risoluzione dei determinanti che bloccano le vie respiratorie superiori durante il sonno (ad esempio rimozione di tonsille/adenoidi, chirurgia nasale, chirurgia della mascella/palato).

E’ evidente che l’OSAS presenta specificità diagnostiche e terapeutiche che richiedono un approccio multidisciplinare polispecialistico.

 

L’Unità Operativa Complessa di Pneumologia dell’Ospedale di Feltre si occupa, insieme agli specialisti ORL, neurologi, cardiologi e alla dietologia, da più di 30 anni della diagnosi e terapia dei disturbi respiratori del sonno.

Esegue esami diagnostici notturni, dalla complessa polisonnografia in laboratorio, ai monitoraggi cardiorespiratori domiciliari, alla semplice ossimetria, anche grazie ad alcune donazioni avvenute negli anni da parte di privati e associazioni.

E’ Centro regionale autorizzato nella ULSS n.1 Dolomiti per la prescrizione della CPAP e per la prescrizione dei farmaci per la sonnolenza residua (solriamfetol e pitolisant); certifica inoltre l’efficacia della terapia dell’OSAS.

L’impegno degli pneumologi nella pandemia COVID-19 hanno inciso drasticamente sul numero di indagini eseguite, con conseguentemente allungamento delle liste d’attesa. Siamo però fiduciosi che con il progressivo ripristino dell’attività della Pneumologia ai livelli pre COVID-19 possa essere nuovamente garantita l’erogazione delle prestazioni necessarie.

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