Giornata del cuore: i consigli

In occasione della giornata del cuore, l’Ulss Dolomiti diffonde alcuni consigli su come prevenire le malattie cardiovascolari.

 

Le malattie cardiovascolari rimangono ancor oggi le principali cause di mortalità e morbilità nei paesi occidentali. Negli ultimi anni si è osservata una certa riduzione nella frequenza di queste malattie in alcuni paesi europei, grazie alle misure di prevenzione adottate. Inoltre sono migliorate molte cure, farmacologiche ed interventistiche, che hanno permesso di ridurre gli effetti negativi di queste malattie e hanno permesso spesso di prolungare e migliorare l’aspettativa di vita della popolazione.

L’iniziativa ‘Giornata Mondiale del Cuore’ è incentrata proprio sulla prevenzione che consiste in una serie di azioni coordinate a livello di popolazione generale e a livello individuale atte a minimizzare l’impatto negativo delle malattie cardiovascolari. Una importante società scientifica, la Società Europea di Cardiologia, ha dichiarato che una delle più importanti azioni per prevenire le malattie cardiovascolari è la promozione dello stile di vita sano (combinazione di corretta alimentazione, adeguata attività fisica e abolizione del fumo); oltre a ciò, un controllo regolare della pressione arteriosa e dei livelli di colesterolemia e glicemia sono i cardini di una efficace prevenzione.

«Molto può fare il personale sanitario nel suggerire, secondo l’evidenza scientifica, ma moltissimo può fare ogni singolo individuo nel mettere in pratica i suggerimenti e nel raggiungere la consapevolezza che investire nella propria salute sia fondamentale per poter vivere bene e con serenità. Anche nei nostri territori c’è ancora tanta strada da percorrere insieme per estendere e rendere più efficace la prevenzione cardiovascolare.

Ma siamo attrezzati! Gli Ospedali e le Cardiologie si integrano sempre più con il territorio e forniscono servizi di prevenzione e di screening più moderni.

Le Cardiologie di Belluno e Feltre, con i servizi di Pieve di Cadore e Agordo, forniscono poi tutte le cure (farmacologiche, interventistiche e riabilitative) per le patologie cardiache acute e croniche, dall’infarto miocardico alle malattie valvolari, dallo scompenso cardiaco alle aritmie, con un modello organizzativo a rete. A ciò si aggiunge anche l’operato della Chirurgia Vascolare, essenziale per la cure delle malattie aterosclerotiche dei vasi, spesso associate alla malattie cardiache», spiega il dottor Alessandro De Leo, direttore della Cardiologia di Belluno.

 

In particolare, il tema su cui sensibilizzare individuato quest’anno è l’aneurisma dell’aorta addominale.

 

«L’aneurisma dell’aorta addominale è una dilatazione anormale dell’aorta, causata dalla debolezza strutturale della parete dell’arteria.

E’ una patologia relativsmente frequente che colpisce soprattutto il sesso maschile sopra i 75 anni, specie se fumatori e ipertesi.

Spesso vi è una certa familiarità, infatti è più frequente nei fratelli o nei figli dei pazienti affetti da questa malattia, ma i fattori di rischio principali sono gli stessi che causano l’infarto miocardico che agendo sulla parete dell’aorta ne provocano l’indebolimento e la conseguente dilatazione.

Il problema principale risiede nel fatto che l’aneurisma dell’aorta addominale non dà nessun sintomo e molto spesso viene diagnosticato casualmente nel corso di indagini eseguite per altri motivi. L’evoluzione naturale dell’aneurisma è la sua inesorabile crescita, anche se a volte lenta ma che lo porta fino alla rottura. Tale evento è una vera e propria emergenza vascolare che richiede un complesso intervento urgente salvavita. Nelle ultime settimane l’unità operativa di chirurgia vascolare di Belluno si è attrezzata per far fronte anche a queste emergenze», spiega Alessandro Irsara, direttore della Chirurgia Vascolare dell’Ulss DOlomiti.

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