Chiamiamolo azzardo! Smettere è possibile.

Tu o un tuo familiare avete mai sentito l’impulso a giocare somme di denaro sempre maggiori? Avete già sentito di dover tenere nascosta l’entità del giocare a quelli che vi stanno più vicino?

Se avete risposto Sì ad almeno una di queste domande, potreste avere bisogno di un aiuto.

Come chiedere aiuto? Il cittadino può contattare il Ser.D. della sua zona di residenza per un primo colloquio per sé stesso o per un familiare che soffre per un problema di gioco d’azzardo. Un’équipe multidisciplinare offre un intervento specialistico a giocatori/trici e ai loro familiari attraverso consulenze, gruppi psico-educativi, sostegno psicologico individuale e familiare, psicoterapia, counselling finanziario, eventuali terapie farmacologiche e gruppi di auto-mutuo-aiuto.

In considerazione di questo, il Dipartimento delle Dipendenze dell’Ulss Dolomiti ha realizzato una campagna informativa per sensibilizzare sul disturbo da gioco d’azzardo (DGA).

Complice la diffusione dell’opportunità di giocare sia per quanto riguarda l’offerta di giochi che la possibilità di giocare in ogni momento della giornata, negli ultimi anni il gioco d’azzardo ha visto il coinvolgimento di una buona parte della popolazione italiana, trasversalmente a tutte le età e le classi sociali.

Sono state, quindi, realizzate locandine, opuscoli e brochure allo scopo di divulgare informazioni e considerazioni sul gioco d’azzardo e sul DGA e informare i cittadini sulle modalità di contatto degli ambulatori nei quattro Ser.D. dell’Ulss Dolomiti (Belluno, Feltre, Agordo, Cadore) che si occupano di prevenzione, cura e riabilitazione di questa patologia così complessa e dolorosa.

I materiali sono stati preparati sia in versione cartacea che online per una diffusione anche sui social. Il tutto è stato arricchito dai disegni di Roberto Totaro che ne rendono più godibile la lettura.

Il materiale verrà, poi, distribuito agli ambulatori di Medicina Generale, Farmacie, Ospedali, Servizi territoriali, Aziende e altri luoghi sensibili per raggiungere il maggior numero possibile di utenti.

Il Gioco d’Azzardo e il Disturbo da gioco d’azzardo: alcuni dati

Gioco d’azzardo: quanto spendiamo?

Nonostante l’applicazione della legge di stabilità che dal 2015 ha imposto una riduzione del 30% degli apparecchi in Italia, la spesa degli italiani per il gioco d’azzardo è risultata crescente sino ad arrivare a una spesa pari a 110,54 miliardi di euro nel 2019 (Libro Blu, 2020). Tale tendenza ha avuto una decrescita, solo temporanea, nel 2020 con una spesa degli italiani pari a 88,38 miliardi di euro come conseguenza del lockdown e delle restrizioni previste per contrastare la pandemia da Covid-19. A conferma di questo, nel 2021 la spesa degli italiani nel gioco d’azzardo ha quasi raggiunto i livelli del 2019 per una cifra pari a 107 miliardi di euro.

Inoltre, negli ultimi anni si è registrato un aumento significativo della spesa di gioco d’azzardo online tanto che, nel 2020 per la prima volta si è assistito ad un cambiamento nel trend di spesa “gioco fisico-gioco a distanza” ossia, la spesa per il gioco online ha superato quella riguardante il gioco fisico (39 miliardi per il gioco fisico e 46 per il gioco online).

 

Che cos’è il Disturbo da gioco d’azzardo?

Una parte delle persone che accedono al gioco d’azzardo sviluppano un Disturbo da Gioco d’Azzardo (DGA), un problema complesso di natura bio-psico-sociale assimilabile a una vera e propria dipendenza tanto che il DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali dell’American Psychiatric Association) l’ha classificato tra i disturbi da Addiction non correlati a sostanze. Il DGA ha delle ricadute negative in tutti gli ambiti di vita dei giocatori/giocatrici e delle loro famiglie: salute fisica, psicologica, relazionale e aspetti economico-lavorativi.

I Servizi per le Dipendenze

Una rilevazione, che ha interessato tutti i Dipartimenti per le Dipendenze del Veneto, ha messo in luce che nel 2020 sono stati visti 1.585 giocatori d’azzardo patologici. La Regione Veneto da anni è in prima linea nell’affrontare il fenomeno del gioco d’azzardo e dei suoi disturbi attraverso i Piani Regionali di contrasto al gioco d’azzardo finanziati con fondi ministeriali e della cui attuazione si occupano i Dipartimenti delle Dipendenze presenti in ogni azienda ULSS.

I Piani organizzano e promuovono azioni di cura, riabilitazione e prevenzione svolte da équipe multiprofessionali in capo ai Servizi per le Dipendenze con l’obiettivo di raggiungere le popolazioni che presentano fattori di rischio e di prendere in carico coloro che già presentano identificabili segni di comportamento patologico. A questo proposito non si possono tralasciare gli effetti della pandemia da COVID-19. In un primo momento le restrizioni associate (chiusura delle sale da gioco, numero ridotto di eventi sportivi ecc…) hanno portato una prima riduzione del comportamento di gioco, ma anche, come già riportato, un maggior gioco online. In un secondo momento la riapertura dei locali per il gioco d’azzardo e lo stress connesso alla situazione pandemica che, come riportano le ricerche scientifiche, ha influenzato lo stato di benessere delle persone, hanno incrementato i fattori di rischio e quelli aggravanti la psicopatologia connessa al gioco d’azzardo.

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