A seguito della questione sollevata lo scorso 6 aprile sulla stampa locale dal Sindaco di Santo Stefano di Cadore, Alessandra Buzzo, riguardante i servizi psichiatrici dell’ULSS 1 in Cadore si trasmettono di seguito le dovute precisazioni.
La situazione dei dirigenti medici di psichiatria presso l’ULSS 1 vede attualmente una carenza di 3 unità, che salirà a 5 con i prossimi pensionamenti.
I due concorsi che si sono svolti, rispettivamente, all’inizio dell’anno 2018 e di quest’anno, non hanno portato a nessuna assunzione, in quanto i medici in graduatoria non hanno accettato l’incarico.
Per garantire comunque una risposta adeguata alle necessità del Cadore l’11 marzo 2019 si è tenuto un incontro con i Sindaci del Cadore per la presentazione, del piano di riorganizzazione dell’Unità Operativa di Psichiatria di Pieve di Cadore, finalizzato alla valorizzazione ed al potenziamento dell’attività territoriale nell’ambito cadorino nelle sue varie articolazioni, volto alla continuità delle cure e all’assistenza dell’utenza, nonché all’incremento dell’integrazione socio-sanitaria in materia di salute mentale. Il progetto di riorganizzazione ha ottenuto la condivisione da parte delle Amministrazioni Locali dei Comuni territorialmente afferenti alla sede sub-distrettuale del Cadore.
Per quanto attiene all’impegno dei dirigenti medici psichiatri presso l’Unità Operativa di Psichiatria di Belluno, si richiama come il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura – SPDC – di Belluno, sia il reparto ospedaliero destinato ad accogliere i pazienti provenienti dal territorio del Cadore per gestire i ricoveri ordinari, sia volontari che in trattamento sanitario obbligatorio.
Inoltre, l’impegno per i medici del Cadore non si rivelerà differente da quello previsto per tutti i medici che gravitano sul reparto ospedaliero, come accade in qualsiasi Azienda ULSS del territorio nazionale. Con la programmazione prevista, di fatto, a ciascuno dei medici assegnati alla sede di Pieve di Cadore, verrà richiesta la presenza a Belluno per una mattinata alla settimana.
Si assicura che la presenza dei medici psichiatri sul territorio verrà adeguatamente garantita: il supporto chiesto non interferirà con l’attività quotidiana dei servizi territoriali. È chiaro che anche in futuro, compatibilmente con le risorse specialistiche del Dipartimento di Salute Mentale, si farà tutto il possibile per garantire tale figura, utilizzando tutti gli strumenti che sono a disposizione per far fronte a una congiuntura davvero fuori dall’ordinario. A riprova di ciò, si fa anche presente come, al fine di supplire in maniera ancor più adeguata alla nota carenza di organico del Dipartimento di Salute Mentale, questa Azienda stia attivando idonea collaborazione con l’ULSS 6 Euganea, che si è resa disponibile a fornire delle prestazioni a gettone da parte di medici specialisti nella disciplina di psichiatria.
Per quanto attiene alla riferita presunta criticità presso la CTRP di Auronzo di Cadore, si fa presente che le ore previste nel capitolato per la gestione delle strutture del Dipartimento di Salute Mentale sono 850, superiori ai requisiti minimi organizzativi richiesti dalla DGR n. 1616/2008 che prevede un rapporto numerico tra operatori ed ospiti. Il monte ore è tale da consentire la presenza in servizio di un numero di operatori adeguato a svolgere le attività previste.