ULSS 1 Dolomiti: Un anno di attività di Medicina Trasfusionale sulle Dolomiti

Il bilancio complessivo delle attività svolte nel 2018 dal Dipartimento Trasfusionale è ancora una volta positivo.

I dati di attività dell’ULSS n.1 Dolomiti che riguardano la raccolta di sangue intero e plasma e le cessioni di emazie sono più che soddisfacenti.

Nonostante il numero non elevato degli abitanti del territorio, il Dipartimento, partendo da una grande generosità dei cittadini donatori, con una organizzazione strutturata, efficace ed efficiente (anche con evidenza storica) ha dato risposta alle necessità trasfusionali del proprio territorio (autosufficienza locale), regionali (autosufficienza regionale) e di altre Regioni (autosufficienza nazionale), rispondendo in un sistema in rete nazionale ai bisogni trasfusionali di tanti cittadini purtroppo malati.

Si riportano di seguito i dati – unità della raccolta nel corso del 2018:

 

Belluno-Pieve di Cadore-Agordo Feltre Totale Dipartimento
SANGUE INTERO 9.313 3857 13.170
PLASMA 598 223 821
Totale 9.911 4.080 13.991

 

Per quanto riguarda i numeri delle cessioni di globuli rossi essi sono significativi sia in termini assoluti, 6.366 (solo Vicenza ha dato di più di Belluno fuori Provincia), che percentuali, 48,3% (nessuno in Regione riesce a cedere quasi il 50% del raccolto).

Ad evidenza della generosità dei bellunesi abbiamo il secondo indice di donazione per 1000 abitanti in Regione, costantemente oltre il 60 per mille, mentre lo standard dell’OMS sarebbe 42-45 per mille abitanti.

Per quanto riguarda infine l’altro versante, cioè il consumo in globuli rossi (il prodotto-emocomponente che anche nel percepito comune è la trasfusione), questo è allineato allo standard dell’OMS di 30-35 per mille abitanti.

E ancora – pur nelle difficoltà per il momento superate nel reperire e formare risorse umane qualificate nel proprio personale – continua ad offrire (anche qui esempio unico nel territorio regionale e tra i pochi in Italia) prestazioni di Medicina Rigenerativa appropriate e di elevata qualità. In questo settore anche nel 2018 è proseguita la collaborazione con l’Università di Padova e con Fondazione TES, con evidenza in pubblicazioni su riviste internazionali ad elevato Impact Factor (sistema internazionale, scientifico e condiviso, che dà un peso agli articoli scientifici-NdR).

Con l’attivo supporto organizzativo di ADMO sono stati valutati 335 potenziali nuovi donatori di midollo osseo, che si sono aggiunti al Registro Provinciale di oltre tremila e ben quattro sono stati portati al vero e proprio prelievo di sangue midollare.

Sono ancora aumentate le prese in carico ambulatoriali  e i volumi di prestazioni (oltre 2.800 tra Belluno e Feltre) fatte a favore di pazienti affetti da anemie da carenza di ferro,con necessità di  salassi terapeutici, infusioni di emoderivati, di trattamenti di aferesi terapeutica o necessitanti di trasfusioni ambulatoriali.

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