Tumori ginecologici: la prevenzione salva la vita

Alto tasso di adesione agli screening, vaccinazione HPV diffusa e analisi linfonodo sentinella per combattere i tumori ginecologici: numeri e azioni che salvano vite e alleviano sofferenze.

In occasione della giornata dei tumori ginecologici l’ulss Dolomiti fa il punto sulla prevenzione di queste patologie.

All’inizio del secolo scorso i tumori genitali femminili rappresentavano la patologia oncologica più frequente nelle donne, con una mortalità molto elevata. La situazione fortunatamente ai giorni nostri è notevolmente migliorata, grazie alla prevenzione e alla ricerca che hanno ridotto notevolmente l’incidenza di nuovi casi e abbattuto la mortalità.

Secondo gli ultimi dati pubblicati, in Ulss Dolomiti vi è una incidenza di casi ogni 100 mila abitanti di 5,4 per i tumori al collo dell’utero (media regionale 5,3), del 29,5 di tumori al corpo dell’utero (vs media regionale del 23,7) e del 10,7 (vs media regionale dell’11,9) del tumore dell’ovaio.

VACCINAZIONE E SCREENING PER LA PREVENZIONE

Il tumore del collo dell’utero è in netta diminuzione grazie alla vaccinazione contro il virus HPV, uno dei principali fattori di rischio per l’insorgenza di questa neoplasia, oltre che per la diffusione ed adesione ai programmi di screening ( pap test e HPV test).

La vaccinazione contro il Papilloma Virus Umano (HPV) è raccomandato a tutti i ragazzi e ragazze dodicenni, per la frequenza con cui questi virus sono implicati nella genesi del tumore cervicale, in particolare i ceppi 16 e 18, da soli responsabili del 70% di questi tumori.

In ulss Dolomiti, nei primi 8 mesi del 2022 sono state effettuate circa 3100 dosi di vaccino HPV

Lo screening oncologico cervicale ha invece lo scopo di favorire una diagnosi precoce del tumore, aumentando di conseguenza le possibilità di cura e guarigione. Nella nostra Regione lo Screening è offerto a tutte le donne dai 25-30 anni ai 64 anni. In particolare le donne vaccinate contro l’HPV entro i 15 anni hanno un rischio ridotto di contrarre il tumore o lesioni pretumorali del collo dell’utero, per cui iniziano lo screening a 30 anni; le donne non vaccinate lo iniziano invece a 25 anni.

In ulss Dolomiti si registra un tasso di adesione allo screening cervicale molto più alto della media regionale : in provincia di Belluno il 78% delle donne aderisce allo screening alla cervice rispetto a una media regionale del 62%.

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