FAQ – DPI

 

DOMANDA

RISPOSTA

I DPI hanno un data di scadenza ? Le indicazioni sulla scadenza dei DPI sono fornite dal costruttore del DPI; in genere la data di scadenza è riportata sul DPI stesso e/o sulla Nota Informativa che accompagna il dispositivo in base al D.Lgs 475/92.
I DPI anticaduta sono soggetti a verifiche periodiche ? Il D.Lgs 81/08 non fissa scadenze, ma rimanda alle norme tecniche ed alle istruzioni del costruttore; il fabbricante, nella nota informativa e nella documentazione tecnica allegata al DPI,  dà anche indicazioni sui soggetti qualificati ad effettuare le verifiche. La periodicità è comunque non superiore ad un anno e, in ogni caso, è d’obbligo, dopo che il DPI è stato sollecitato da una caduta. L’utilizzatore è tenuto ad istituire e compilare una scheda di registrazione dei controlli e delle manutenzioni, in modo che sia documentata e rintracciabile l’avvenuta verifica di ciascun DPI. Sull’argomento è utile la consultazione del documento “Linee Guida ISPESL DPI contro le cadute dall’alto”.
E’ corretto che le divise da lavoro degli operatori socio-sanitari della casa di riposo vengano lavate dal lavoratore stesso al proprio domicilio? il problema non è di facile soluzione perchè l’indumento da lavoro indossato dagli operatori sacio-sanitari delle case di riposo non sono Dispositivi di Protezione Individuale” (DPI) in base al D.Lgs 81/08  e quindi non è possibile applicare integralmente gli obblighi a carico del datore di lavoro  stabiliti dal Decreto stesso:  marcatura CE, obbligo di addestramento all’uso, gestione (manutenzione , consegna e  lavaggio). Tuttavia nella valutazione del rischio che le strutture socio-sanitarie quali le case di riposo devono fare ai sensi del D.Lgs 81/08 deve essere contemplato il rischio biologico per il contatto con liquidi biologici. Tale  rischio può essere ridotto proprio grazie agli indumenti da lavoro (divisa) che contrastano eventuali imbrattamenti ma sopratutto evitano la contaminazione degli indumenti civili. Questo principio è stato chiarito dalla Circolare Min Lav n. 34 del 29.04.1999 e dalla giurisprudenza in materia. Per tali motivi è corretto che l’indumento da lavoro venga trattato come un DPI e quindi che il datore di lavoro si faccia carico della sua gestione (lavaggio) .
Cosa deve fare una ditta  quando un  lavoratore presenta un certificato dello  specialista ortopedico che “vieta” l’uso della scarpa antinfortunistica ?  Se  lo specialista ortopedico consiglia utilizzo di scarpe  confezionate sulla base delle deformità del piede, ne consegue che se la mansione svolta dal lavoratore ha l’obbligo di indossare scarpe antinfortunistiche, il datore di lavoro deve far adattare la scarpa antinfortunistica  alle esigenze del lavoratore.
Il lavoratore che dice non poter usare le scarpe antinfortunistiche  per motivi sanitari, deve essere visitato dal medico competente od  mandato alla visita della Commissione Medica  L.300/70 ? Se la mansione svolta dal lavoratore rientra nell’obbligo della sorveglianza sanitaria, è il medico competente  che deve esprimersi attraverso il giudizio di idoneità; nel caso in cui non c’è il medico competente potrà essere interpellata  la commissione medica della L. 300/70.

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