Belluno – 23.10.2018 – Giovedì della salute dedicato al disturbo depressivo

Sarà il disturbo depressivo  il tema del prossimo incontro  dei “Giovedì della salute”, condotto dal dr. Bruno Forti, Direttore dell’U.O. di Psichiatria.  Titolo dell’evento, che si terrà come di consueto  presso la sala  riunioni dell’ospedale  San Martino  a partire dalle ore 18,00,  “ La depressione:  Passato, Presente e Futuro di un disturbo in evoluzione”.

La depressione è la patologia psichiatrica più diffusa nella popolazione e si avvia a diventare nei prossimi anni la seconda causa di disabilità per malattia, subito dopo i disturbi cardiovascolari. È un disturbo che si può manifestare in forme diverse e presentare differenti livelli di gravità. In ogni caso, però, comporta un grado molto elevato di sofferenza soggettiva.

Nonostante la depressione possa essere curata nella grande maggioranza delle situazioni, molte persone non ricevono cure adeguate. I motivi possono essere molti, dalla difficoltà di percepire la depressione come una patologia da curare alla paura dello stigma, da una diagnosi non corretta alla mancata effettuazione di trattamenti idonei. Per questo, come suggerisce l’Organizzazione Mondiale per la Sanità, il primo passo verso le cure e la guarigione è la possibilità di parlare della malattia. Con i familiari, gli amici, il proprio medico curante e lo specialista.

La depressione è  conosciuta sin dall’antichità, ma la visione di questo disturbo è molto cambiata nel corso degli anni, anche grazie ai profondi cambiamenti nelle nostre conoscenze, nell’assetto assistenziale della psichiatria, transitata dall’ospedale psichiatrico ai servizi territoriali, e nella gamma di trattamenti disponibili. Negli ultimi anni l’attenzione è sempre più rivolta ai giovani e ai soggetti anziani, anche in funzione dell’aumento dell’aspettativa di vita, e alla possibile concomitanza di altre patologie, che rendono più accidentato il percorso diagnostico e terapeutico.

Le sfide che la depressione pone al giorno d’oggi sono quelle relative all’utilizzo di trattamenti sempre più efficaci e privi di effetti collaterali, all’importanza di una diagnosi precoce, ad un atteggiamento terapeutico mirato alla prevenzione, al riconoscimento dei suoi confini nei confronti di altri disturbi psichiatrici e di malattie somatiche, alla necessità di una visione globale della persona, dai suoi aspetti psicologici, relazionali e sociali a quelli relativi alla salute fisica.

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