Unità di valutazione multidimensionale ospedaliera

L’Ospedale Santa Maria del Prato di Feltre si pone tra gli obiettivi principali e qualificanti la presa in carico del paziente ricoverato, soprattutto se anziano, secondo una logica di approccio globale ai problemi socio-sanitari secondo un concetto di continuità assistenziale.

Se un paziente necessita di un ricovero in ambiente specialistico (chirurgia, ortopedia, pneumologia, neurologia, cardiologia, ecc) per la cura di una malattia specifica, potrebbe contemporaneamente presentare problematiche associate e complesse che rendano difficoltosa o esposta a rischi la dimissione a domicilio una volta superata la fase acuta della patologia che ha indotto il ricovero.

L’analisi dei problemi attivi secondo vari punti di vista (medico-geriatrico, infermieristico e sociale) e la loro sintesi sono l’elemento fondante della valutazione multidimensionale, già da anni utilizzata a livello distrettuale.

Il medesimo approccio specialistico multiprofessionale viene ora applicato tempestivamente anche a tutti i pazienti fragili ricoverati in ospedale su segnalazione del reparto in cui sono degenti. Questa soluzione rende molto più rapida la valutazione e la decisione del progetto individualizzato.

L’equipe che prenderà in carico il caso costituisce l’Unità Valutativa Multidimensionale Ospedaliera (UVMO) ed è composta dal Direttore della Geriatria o suo delegato, dall’infermiere case-manager, dal Coordinatore o suo delegato della Centrale Operativa Territoriale (COT). Tale equipe di volta in volta potrà essere integrata da varie figure professionali utili al miglior inquadramento del paziente di cui parte essenziale è rappresentata dall’assistente sociale.

La valutazione sarà svolta al letto del malato (o in sede intraospedaliera dedicata) con unica visita omnicompresiva.

Le risposte che potranno emergere saranno:
– trasferimento del paziente nel Dipartimento medico per intensità di cure (Geriatria, Medicina o Lungodegenza);
– prosecuzione cure in un ambiente sanitario a bassa intensità assistenziale sul territorio (Ospedale di Comunità di Alano di Piave);
– segnalazione al Distretto per residenzialità definitiva nei Centri Servizi per anziani non autosufficienti della ULSS 2 (ex Case di Riposo);
– segnalazione al Distretto per domiciliarità protetta (Assistenza Domiciliare Integrata, Cure Palliative, Servizi Sociali, ecc.).

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