Donazione del cordone ombelicale

Perchè donare il cordone ombelicale?
Il cordone ombelicale che lega il neonato alla madre contiene del sangue (detto placentare) ricco di cellule staminali, le stesse del midollo osseo, capaci di generare miliardi di globuli rossi, di globuli bianchi e di piastrine: gli elementi fondamentali del sangue.
Questo tessuto, che lega il neonato alla madre, dopo il parto viene normalmente gettato via.

Donare il sangue del cordone ombelicale significa sfruttare le potenzialità di queste cellule: questo sangue può essere infatti impiegato al posto delle cellule staminali del midollo osseo per trapiantare bambini affetti da leucemia che non abbiano trovato un donatore di midollo compatibile.

Come avviene la donazione?
Il prelievo del sangue placentare è semplice e del tutto indolore sia per la madre sia per il neonato.
La donazione avviene al momento del parto, poco dopo la nascita del bimbo, quando il cordone è stato già reciso. Il sangue del cordone viene infatti aspirato solo dopo che lo stesso è stato tagliato. In pochi secondi il sangue ricco di cellule staminali viene raccolto in una sacca sterile.

L’unità raccolta viene quindi inviata alla Banca del Sangue del Cordone presso la quale si procederà alle analisi cliniche. In attesa del trapianto, il sangue viene congelato in speciali contenitori.

Cosa fare per diventare donatrice?
Il percorso inizia durante la gravidanza: la madre che vuol diventare donatrice deve comunicarlo al proprio Ginecologo di fiducia, che la indirizzerà presso il reparto di Ostetricia e Ginecologia.

Seguiranno un colloquio informativo e alcuni esami del sangue (HIV ed Epatite B e C). Infine la madre deve dare il suo consenso alla donazione.

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