Radioterapia: la Regione ha finanziato l’acquisto di un nuovo acceleratore lineare e l’aggiornamento dell’attuale per oltre 3 milioni di euro

La Regione Veneto ha autorizzato l’acquisto di un nuovo acceleratore lineare per la Radioterapia di Belluno del valore di 2,1 milioni di euro e dell’aggiornamento evolutivo del software dell’apparecchio esistente che vale 950 mila euro.

L’importante finanziamento è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto del 28 gennaio 2020. Sono quindi partite le procedure per l’acquisizione del nuovo macchinario, comprensivo di manutenzione full risk, e l’aggiornamento evolutivo del software.

Nella UOC di Radioterapia sono attualmente presenti due acceleratori lineari rispettivamente acquisiti nel 2008 e nel 2013. A  luglio 2019 l’Ulss Dolomiti ha chiesto alla competente Commissione Regionale l’aggiornamento dell’apparecchiatura più recente al fine di elevare il livello del sistema e la sostituzione dell’apparecchiatura più datata. La Regione Veneto ha valutato positivamente le richieste e ha concesso un finanziamento di 2,1 milioni di euro per un nuovo acceleratore lineare e di 950 mila euro per l’aggiornamento evolutivo del software dell’altra macchina.

La Radioterapia di Belluno ha in carico annualmente circa 1.040 pazienti e nel 2019 ha effettuato 574 cicli di trattamenti radioterapici, che possono arrivare anche a 40 sedute ciascuno. Ogni giorno vengono valutati circa 60 pazienti. «Siamo una delle province con il più alto tasso di richieste di radioterapie e abbiamo una bassissima fuga», spiega il direttore della UOC Iannone, «diamo anche la possibilità alle persone che curiamo di scegliere la fascia oraria in cui preferiscono fare i trattamenti per venire incontro alle esigenze di ognuno».

«Con questi investimenti continuiamo nell’opera di rinnovo del parco macchine dell’Ulss Dolomiti per garantire sempre elevati standard di qualità ai nostri assistiti», spiega il Direttore Generale Adriano Rasi Caldogno, «i nostri uffici stanno procedendo per acquisizione più rapida possibile del nuovo acceleratore, dell’aggiornamento del software oltre che della risonanza da 1,5 tesla dell’angiografo cardiologico e dei mammografi recentemente autorizzati e finanziati. Questa è una dimostrazione concreta che si sta investendo nella sanità della nostra montagna».

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