Quattro nuove ambulanze per l’Ulss Dolomiti

Appena consegnate e già operative quattro nuove ambulanze per l’Ulss Dolomiti. Prosegue la politica aziendale del rinnovo costante dei mezzi da soccorso.

Sono state benedette a Belluno, dal cappellano dell’ospedale don Sergio, 4 nuove ambulanze in dotazione al SUEM 118, alla presenza del Direttore Generale Adriano Rasi Caldogno, del Direttore della funzione ospedaliera Raffaele Zanella e del Direttore del SUEM Giulio Trillò.

I 4 mezzi sono stati acquistati nell’ambito di una gara indetta da Azienda Zero, aggiudicata al raggruppamento temporaneo di imprese SOL spa e Olmedo spa.

Tre ambulanze sono state realizzate su veicolo Volkswagen Transporter T6, con trazione integrale 4×4, motorizzazione Euro 6 da 199 cavalli e sono state allestite come ambulanze da soccorso. Hanno il cambio automatico, sospensioni autolivellanti e freni maggiorati, a garanzia del maggiore comfort del paziente.  Sono dotate di barelle di nuova generazione, nell’ambito della standardizzazione in corso all’interno di Ulss Dolomiti. Le dotazioni di soccorso comprendono tutti gli elettromedicali necessari a garantire un supporto vitale avanzato ai pazienti: monitor defibrillatore con teletrasmissione dell’ECG a 12 derivazioni, ventilatore polmonare, aspiratore. Sono inoltre presenti tutti i presidi di immobilizzazione e mobilizzazione per il soccorso a pazienti traumatizzati.

È presente a bordo anche una sedia portantina motorizzata che rende più agevole il trasporto di pazienti anche su scale ripide, assicurando oltre a maggiore sicurezza e confort ai pazienti, anche una adeguata tutela nei confronti dei rischi legati alla movimentazione dei carichi del personale di soccorso.

Di questi tre mezzi, due saranno assegnati al Pronto Soccorso di Feltre e uno a quello di Agordo.

Un quarto mezzo, che verrà assegnato al Pronto Soccorso di Belluno, è stato concepito per il trasporto secondario di pazienti critici, cioè per realizzare il trasferimento in sicurezza di pazienti tra gli Ospedali dell’Ulss o verso altre sedi. Si tratta di un’ambulanza allestita su un veicolo Volkswagen Crafter da 177 cavalli, che garantisce spazi interni più ampi e quindi particolarmente adatti all’assistenza a pazienti critici in viaggi anche lunghi. Oltre alle dotazioni già descritte nel modello allestito su Transporter, questa ambulanza, per la prima volta nella nostra Ulss, è dotata di una barella elettrica, che facilita il caricamento del paziente. Una particolarità di questo mezzo è che, per consentirne l’ingresso nella “camera calda” del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Belluno, limitata in altezza, è dotata di un sistema legato al GPS che automaticamente abbassa le sospensioni per adeguare l’altezza del veicolo all’altezza massima dell’ingresso

Le livree esterne, realizzate secondo normativa, garantiscono una maggiore visibilità del veicolo di soccorso, mentre gli interni del vano sanitario sono realizzati con materiale autoestinguenti e facilmente sanificabili. Oltre al sistema di climatizzazione è presente un sistema di preriscaldamento del vano sanitario ed un pre-riscaldatore del motore, al fine di facilitare le partenze a freddo.

«Da qualche anno, la direzione ha dato mandato di acquistare ogni anno nuovi mezzi da soccorso per poter contare sempre su un parco macchine sicuro, performante e confortevole», commenta il Commissario Adriano Rasi Caldogno, «questi 4 nuovi mezzi rappresentano un importante investimento per il rinnovamento. Inoltre, entro il mese, verranno consegnate anche 4 automediche, acquistate con i fondi post Vaia».

«Sono particolarmente felice dell’arrivo di questi nuovi mezzi di soccorso che consentiranno un efficace azione di soccorso nel territorio dell’Ulss Dolomiti, notoriamente caratterizzato da una orografia decisamente impegnativa», spiega il direttore del SUEM Giulio Trillò che assieme ai funzionari dell’ufficio tecnico ha partecipato al collaudo dei nuovi mezzi, «ritengo importante l’inserimento di questi mezzi anche da un punto di vista di rispetto per l’ambiente, essendo tutti motorizzati come Euro 6, e quindi con emissioni molto più accettabili rispetto ai mezzi che andranno a sostituire»

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