Prime pazienti sottoposte a biopsia del linfonodo sentinella con il metodo OSNA al San Martino

Come preannunciato nel corso di una Conferenza Stampa tenutasi lo scorso 4 marzo l’ULSS  1 ha adottato la nuova  metodica OSNA,  il  sistema di analisi molecolare quantitativa per lo studio intraoperatorio del linfonodo sentinella nel carcinoma mammario.

Oggi,  grazie alla collaborazione tra le Unità Operative di Chirurgia e di Anatomia e Istologia patologica, all’Ospedale San Martino  sono state trattate le prime 3 pazienti.

L’innovativo test molecolare OSNA consente di analizzare l’intero linfonodo,  e quindi di formulare un responso definitivo,  durante l’intervento chirurgico,  entro 30 minuti circa.

Numerosi centri oggi utilizzano di  routine il sistema OSNA per l’analisi del linfonodo sentinella nel carcinoma mammario e le pazienti possono beneficiare di una diagnosi immediata ed affidabile. Il rilevamento intraoperatorio di metastasi linfonodali consente di decidere immediatamente se procedere alla asportazione linfonodale ascellare, qualora  necessaria. Ciò risparmia alle paziente una seconda anestesia e una nuova procedura chirurgica, è tecnicamente più semplice e consente di avviare la terapia adiuvante in tempi più brevi, oltre a ridurre la pressione psicologica e a  migliorare,  di fatto,  la qualità della vita.

L’uso del sistema OSNA  rappresenta un reale valore aggiunto per le pazienti e l’ospedale, dal momento che le persone  affette da carcinoma mammario spesso preferivano rivolgersi a centri che utilizzano questo metodo innovativo.

Un rinnovato  ringraziamento va rivolto all’Associazione Italiana contro le Leucemie – sezione di Belluno – che ha messo a disposizione 40.000 euro a sostegno dell’iniziativa.

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