Precisazioni in ordine agli articoli pubblicati su il Gazzettino e Il Corriere delle Alpi – “ Detenuto scavalca il muro e si barrica sul tetto del carcere “ e “Detenuto scavalca una rete e sale su un tetto: salvato”.

In merito a quanto denunciato dai Sindacati negli articoli apparsi oggi sulla stampa locale, si evidenzia, diversamente da quanto sostenuto,  che quanto previsto dalla Delibera di Giunta Regionale del Veneto n. 793 dell’11 giugno 2019 è stato completamente rispettato:

  • È stata incrementata l’attività di assistenza psichiatrica a favore dei pazienti detenuti nella sezione ATSM che è passata da 182 ore annue alle attuali 286 ore (Delibera ULSS 1 n. 51 del 21/01/2020);
  • I professionisti psichiatrici sono passati da 1 unità a 2 unità;
  • E’ stata incrementata l’attività di assistenza psicologica da 260 ore annue a 312 ore annue (Delibera ULSS 1 n. 1422 del 17/10/2019)
  • E’ stata incrementata l’attività infermieristica che è passata da 1820 ore annue a 2912 ore annue (Delibera ULSS 1 1574 del 14/11/2019)
  • Sono stati aumentati gli accessi da parte dell’educatore per migliorare l’aspetto educativo e socio/riabilitativo dei pazienti detenuti presso la sezione ATSM da 156 accessi a 260 accessi annui (Delibera ULSS 1 1574 del 14/11/2019).

In merito al detenuto citato sulla stampa locale si fa presente che oltre alle consuete riunioni d’equipe tra i professionisti sanitari dell’Azienda ULSS 1 Dolomiti,  si è svolto un incontro il 28/01/2020 presso la Casa Circondariale di Belluno con i responsabili sanitari dell’Azienda ULSS  di residenza del detenuto finalizzato sia ad acquisire informazioni aggiuntive per una migliore presa in carico del paziente sia a trovare soluzioni alternative alla sua permanenza presso la Sezione ATSM di Belluno.

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