Nuovi farmaci: Zaia, “Belluno simbolo di qualità diffusa e di un Veneto che non si arrende ai tagli romani”.

(AVN) Venezia, 23 marzo 2015

“Con l’oneroso acquisto di farmaci di nuova generazione per curare l’epatite C, la sanità bellunese costituisce il simbolo di una qualità diffusa in tutto il territorio e non solo nei grandi centri e di una sanità veneta che non si vuole arrendere ai tagli di Roma”.

Con queste parole, il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia sottoscrive “in pieno” la scelta dell’Ulss 1 di Belluno di investire 2 milioni di euro per avviare le cure con costosissimi nuovi farmaci ai primi 45 pazienti affetti da forme di epatite debellabili con queste medicine.

“Si tratta di un investimento ingente – fa notare Zaia – che manda un messaggio forte e positivo: in questa Regione l’applicazione già decisa in autonomia dei costi standard e l’attenzione maniacale al miglior utilizzo di ogni singolo euro consente ancora di investire in nuove cure per i nostri malati e in nuovi macchinari. Una strada – conclude il Governatore– sulla quale continueremo a correre fino a che Renzi e soci non ci toglieranno anche l’aria per respirare, che per il 2015 significa altri 240 milioni in meno alla sanità veneta, combattendo in ogni sede (come la Consulta alla quale abbiamo ricorso contro la legge di stabilità che questi tagli prevede) perché questo non debba accadere mai”.

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