In crescita i ricoveri in Gastroenterologia al San Martino

L’U.O. di Gastroenterologia di Belluno dispone dal 2008 anche di un’attività di ricovero, la cui attuale dotazione è di 6 posti letto. Negli anni  il numero di ricoveri nella  U.O. è via via cresciuto.

Nel 2015 ci sono stati  269 ricoveri, con una occupazione media di posti letto superiore al 100%. Più del 60% dei ricoveri è stato determinato da calcolosi della colecisti e delle vie biliari, da emorragie digestive, da pancreatiti acute o croniche complicate e da tumori del fegato-vie biliari, del pancreas e gastrointestinali.

I restanti ricoveri hanno riguardato le diverticoliti, la rettocolite ulcerosa e la malattia di Crohn.

Pur restando invariate le tipologie di malattie, nei primi sei mesi del 2016 si è assistito a un incremento del numero dei ricoveri rispetto ai corrispondenti mesi del 2015.

Rilevante è l’aumento dei ricoveri per tumori del pancreas e delle vie biliari che nel 2016 sono quasi raddoppiati rispetto all’anno precedente. La gestione di tali pazienti richiede  competenza, impegno, organizzazione e tecnologia oltre ad una sinergia di tutte le figure professionali coinvolte delle varie Unità operative e dei  Pronto Soccorso. Nella maggior parte dei casi l’approccio integrato clinico gastroenterologico ed endoscopico con l’apporto di team multidisciplinari ha permesso la tempestiva risoluzione della patologia acuta e la rapida dimissione con l’eventuale presa in carico del malato cronico. Qualora invece le patologie richiedano anche intervento chirurgico e/o terapie oncologiche, il paziente completa il percorso nel reparto di competenza (generalmente Chirurgia e Oncologia).

Oggi le malattie gastroenterologiche hanno un impatto importante sulla salute della popolazione. In effetti sono una delle principali cause di morte, oltre che uno dei primi motivi di ricovero che solitamente avviene per sintomi che esordiscono improvvisamente e che richiedono ospedalizzazione urgente.

Alimentazione e ambiente sono i principali imputati.

In questi anni l’Unità Operativa dell’Ospedale di Belluno si è fatta promotrice di numerosi tavoli di lavoro con colleghi di altre specialità provenienti da tutti gli ospedali appartenenti all’ULSS 1 che  hanno portato alla condivisione di percorsi clinici per le patologie più complesse, tra cui: le emorragie digestive, la pancreatite acuta, i tumori dell’apparato digerente, le calcolosi delle vie biliari e la diverticolite.

Percorsi questi che fanno sì che il paziente riceva sempre le migliori cure possibili e che sono stati inseriti nel complesso meccanismo degli Ospedali in rete della nostra ULSS. Una carta vincente è stato il coinvolgimento continuo anche dei medici di assistenza primaria che hanno contribuito al successo dimostrando l’importanza vitale del legame tra ospedale e territorio.

“Nella rete dell’emergenza e urgenza, le malattie dell’apparato digerente hanno un forte impatto soprattutto per quanto riguarda la gestione dell’emorragia digestiva e dei quadri gastroenterologici più severi. Il problema di agire con tempestività è particolarmente attuale nella nostra ULSS, essendo poco popolata ma molto estesa” afferma il dott. Bastianello Germanà, Direttore dell’Unità Operativa di Gastroenterologia dell’Ospedale di Belluno.

“La  gastroenterologia può contare su un’attività da anni modulata sulla rete ospedaliera in modo da dare un servizio equo ed omogeneo su tutto il territorio rispondendo a qualsiasi evenienza. 

Le analisi effettuate sui dati dell’ospedalizzazione relativa alle patologie gastroenterologiche evidenziano in modo chiaro e significativo che la gestione delle patologie digestive da parte della Gastroenterologia è efficiente, appropriata e cruciale ponendo delle buone basi anche per la diagnosi e la cura dei tumori dell’apparto digerente, una delle prime cause di mortalità per patologie neoplastiche” conclude Germanà.

 

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Lo staff dell’UO di Gastroenterologia dell’Ospedale San Martino di Belluno

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