Giornata Mondiale della Salute

Istituita nel secondo dopoguerra, questa giornata mondiale dedicata alla Salute nelle sue diverse tematiche si celebra ogni anno il 7 aprile, per ricordare la fondazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), avvenuta il 7 aprile 1948.

In effetti,  agli albori dell’epoca contemporanea, dunque fino alla fine del 1800, la speranza di vita alla nascita si stima che fosse intorno ai 35 anni in tutto il mondo occidentale. Solo tra la fine dell’’800 e l’inizio del ‘900 la vita media degli uomini e delle donne occidentali (e, parallelamente, di tutto il mondo) ha iniziato ad allungarsi esponenzialmente e la tendenza continua tuttora.

Se, certamente, le vaccinazioni, il welfare e l’aumentato benessere socioeconomico sono stati i motori principali di questa spinta alla longevità, cosa può fare quotidianamente oggi il cittadino per mantenersi in salute, aggiungendo così non solo anni alla sua vita, ma anche vita ai suoi anni?

Secondo l’Istat, nel 2018 in Italia le malattie cardiovascolari sono state la prima causa di morte, seguite a breve distanza dai tumori (insieme queste due cause coprivano circa i due terzi dei decessi!), mentre la terza causa registrata sono state le malattie del sistema respiratorio.

Ecco allora alcune semplici buone pratiche quotidiane per mantenersi sani “fin da sani”:

  • Scegliere un’alimentazione sana:

    • variando sempre fra gli alimenti e consumando pasti a base di ortaggi, legumi, cereali e frutta ed evitando i condimenti ricchi di grassi.

    • In particolare, gli acidi grassi saturi (contenuti soprattutto nei prodotti caseari), responsabili dell’innalzamento dei livelli di colesterolo nel sangue, non dovrebbero superare il 10% dell’apporto calorico quotidiano; i grassi monoinsaturi (olio d’oliva) invece possono arrivare al 20% dell’apporto calorico e quelli polinsaturi (olio di semi e grassi del pesce) al 7%.

    • Anche gli zuccheri vanno assunti con moderazione (10-15% dell’apporto calorico quotidiano).

    • Il sale assunto con la dieta può arrivare ad eccedere di 10 volte il fabbisogno dell’organismo, favorendo l’instaurarsi dell’ipertensione arteriosa (prima causa di malattie cerebrovascolari): è bene dunque limitarne l’uso, preferendo il sale iodato e riducendo il consumo di insaporitori e cibi impacchettati salati.

  • Non vi è cellula del nostro corpo che non abbia bisogno di acqua per il suo buon funzionamento: bere frequentemente e lentamente fino a 2 litri d’acqua al giorno favorisce l’eliminazione delle scorie del metabolismo, conserva lubrificate le articolazioni e mantiene nei limiti di norma la temperatura corporea. Viceversa le bevande alcoliche non apportano benefici, ma sono fattori di rischio per condizioni precancerose e cancerose del fegato e del tratto digerente, danneggiano le cellule del sistema nervoso fino alla demenza, aumentano il rischio di malattie cardiovascolari e di incidenti, in particolare alla guida: è importante che l’assunzione quotidiana non superi le 2-3 unità alcoliche (pari a un calice di vino, una lattina da 330 ml di birra o un bicchierino di superalcolico) negli uomini e 1-2 unità nelle donne.

  • Smettere di fumare: il fumo non si associa solo al tumore al polmone, ma anche a diversi altri tumori (di vie urinarie ed alte vie aeree, solo per citarne alcuni) ed è causa di broncopneumopatie croniche e di ipertensione arteriosa, da cui infarto del miocardio ed ictus cerebrale.

  • Dedicare ogni giorno del tempo all’attività fisica: «Ogni movimento conta», ed ancora «Essere fisicamente attivi è essenziale per cuore, mente e corpo, a ogni età e con ogni abilità» sono i principi su cui si fondano le “Linee guida 2020 su attività fisica e comportamento sedentario” dell’OMS. Spezzare le ore di sedentarietà con la corsa, una passeggiata o anche semplici attività domestiche che richiedano il movimento è terapeutico ad ogni età per prevenire l’obesità, dunque il diabete, le malattie cardiovascolari, ma anche i tumori, l’osteoporosi e l’artrosi.

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