Feltre – Malattie infiammatorie croniche dell’intestino: casi in aumento

Sono in aumento, e sempre più giovani, i casi di persone con malattie infiammatorie croniche dell’intestino seguiti dall’apposito ambulatorio istituito nella Gastroenterologia di Feltre, ora riconosciuto come Unità operativa semplice affidata al dott. Andrea Buda.

Complessivamente, a Feltre sono seguiti 400 pazienti di cui circa il 50% proviene da fuori Ulss. Dal 2016 al 2018 sono state effettuate 42 nuove diagnosi e oltre 800 visite di controllo. Il dato è in crescita rispetto agli scorsi anni.

Le malattie infiammatorie croniche dell’intestino, la colite ulcerosa e la malattia di Crohn, rappresentano delle condizioni caratterizzate da periodi di remissione alternati a fasi di riaccensione che influenzano negativamente la qualità di vita degli individui affetti. I farmaci biotecnologici di ultima generazione si stanno rivelando estremamente efficaci per la cura di queste patologie e per l’aumento della qualità di vita dei pazienti. Tra i pazienti seguiti a Feltre, 120 vengono curati con i farmaci biologici e, di questi, 80 usufruiscono dell’ambulatorio infusionale all’ospedale di Feltre.

Da gennaio, infatti, è stato attivato un ambulatorio infusionale per somministrare i farmaci biotecnologici in un ambiente confortevole e con personale infermieristico formato in modo specifico. Nell’ambulatorio vengono somministrati i più moderni farmaci biotecnologici in un ambiente protetto e sotto stretto monitoraggio sanitario per rispondere alle eventuali, anche se rare, reazioni avverse. I farmaci biotecnologici, comunemente chiamati biologici, rappresentano la nuova frontiera della medicina in quanto sono costruiti per bloccare alcuni mediatori dell’ infiammazione nell’ambito delle patologie autoimmunitarie. Nell’ambulatorio del Santa Maria del Prato l’attività infusionale si avvale di un’infermiera che ha seguito un percorso formativo dedicato promosso da una società scientifica europea che si occupa di queste patologie, che ha finanziato 20 borse Italia tra cui una a Feltre. «È un esempio di gestione integrata medico e infermiere specialista che si rifà al modello anglosassone e, soprattutto, tanto caro ai pazienti che così hanno un riferimento (extra medico) che li può guidare/aiutare» spiega il dottor Andrea Buda, «in questi primi mesi di sperimentazione di questo modello abbiamo raccolto la soddisfazione dei pazienti». All’ambulatorio infusionale afferiscono, oltre ai pazienti affetti da malattie infiammatorie croniche dell’intestino, le persone con malattie neurologiche e reumatologiche immunomediate.

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