Dal 30 settembre al 13 ottobre nel corridoio dell’Ospedale San Martino è allestita una mostra fotografica per sensibilizzare e conoscere la stomia.
La mostra, è organizzata dall’AIS Dolomiti (Associazione Incontinenti Stomizzati Dolomiti), che opera a livello territoriale e fa parte della FAIS (Federazioni Associazioni Incontinenti e Stomizzati – Onlus) che nel 2017 ha lanciato la campagna Nazionale di sensibilizzazione sociale #UNSACCODARACCONTARE, che ha ottenuto il patrocinio della Fondazione Pubblicità e Progresso.
La mostra, pensata per far conoscere il mondo della stomia e portare una testimonianza all’opinione pubblica, farà poi tappa all’Ospedale di Feltre dal 14 al 27 ottobre.
Si tratta di 13 ritratti di persone che, superando ogni imbarazzo hanno posato per la fotografa Alice Demontis con l’intento di diffondere un messaggio positivo e propositivo. La stomia infatti non è il problema né la malattia, ma la soluzione alle tante difficoltà che può vivere chi soffre di malattie quali colite ulcerosa, morbo di Crohn o tumori.
L’ambulatorio stomie dell’U.O.C. di Chirurgia Generale di Belluno, nell’ambito dell’Azienda ULSS 1, è attivo da metà degli anni ’90. Durante questi anni, infermieri specializzati con master universitario in stomaterapia, proctologia e disfunzioni del pavimento pelvico hanno seguito pazienti stomizzati affiancati da un chirurgo proctologo. Attualmente l’ambulatorio segue 162 pazienti portatori di stomia intestinale o urinaria.
Soltanto negli ultimi 6 mesi gli accessi sono stati 422, con un incremento rispetto all’anno precedente del 45%. La media mensile è di 54 pazienti che vi afferiscono nei cinque giorni di apertura settimanali da lunedì al venerdì in orario 8.00-15.30. Risultano inoltre essere in aumento (+ 60%) le richieste di consulenza interna rivolte a persone con stomia ricoverate nelle varie Unità Operative.
Il dialogo tra l’ambulatorio stomie e le realtà territoriali quali distretti, case di riposo e assistenza domiciliare integrata, è costante al fine di offrire un elevato standard di continuità assistenziale e qualità di vita della persona con stomia. In quest’ottica è garantita la libera scelta del presidio come previsto dalla Legge Regionale 34/2003.
Lo scorso mese di luglio, è stato aperto un ambulatorio stomie anche nell’Ospedale di Pieve di Cadore. L’età media alta, l’elevato numero di persone con stomia e la distanza chilometrica da Belluno hanno fatto si che questo nuovo servizio fosse fondamentale per la popolazione del Cadore, Comelico e Ampezzano.
Molto importante è anche il contributo formativo fornito dagli stomatoterapisti che operano nell’ambulatorio stomie a studenti in scienze infermieristiche, infermieri e operatori.
Attualmente si sta svolgendo un corso di formazione interna per infermieri e operatori socio sanitari inerente la gestione del paziente con stomia intestinale e/ o urinaria tenuto da infermieri stomaterapisti e chirurghi. A questo, si va affiancando la formazione continua destinata ai pazienti e ai loro caregiver e la collaborazione con le associazioni di volontariato dei pazienti portatori di stomia.