All’Ospedale San Martino di Belluno eseguita la prima simulazione radioterapica con la PET/CT

 A pochi mesi dall’arrivo all’Ospedale San Martino di Belluno della nuova apparecchiatura PET, dopo che questa è stata impiegata in questi mesi prevalentemente in attività di diagnostica (circa 135 esami ad oggi), questa settimana è stata eseguita presso la Unità Operativa di Medicina Nucleare, diretta da Felice Martinelli, la prima simulazione radioterapica con scansioni PET/CT. Questa metodica rappresenta un’utile applicazione dell’apparecchiatura PET/CT di ultima generazione che è stata recentemente acquisita a seguito di una donazione all’Ospedale San Martino di Belluno ed è frutto della stretta collaborazione tra i medici dell’equipe della Radioterapia diretta da Tiziana Iannone e la Responsabile della Fisica Sanitaria Francesca Pietrobon.

La simulazione radioterapica eseguita direttamente con scansioni PET/CT permette l’esatta localizzazione del bersaglio tumorale da irradiare e rappresenta una metodica di eccellenza per le cure radioterapiche ad alta precisione. L’integrazione della PET/CT come parte della procedura di simulazione radioterapica permette inoltre l’esecuzione di un esame total body in tempo reale, che consente di avere nello stesso tempo una accurata diagnosi e una ottimale pianificazione del trattamento radiante. La PET consente di identificare la parte più vitale del tumore e consente alla radioterapia di colpire in modo selettivo, aumentando non solo la possibilità di successo terapeutico, ma anche riducendo al minimo le incertezze e l’errore.

Questo pone l’Ospedale San Martino di Belluno all’avanguardia in ambito regionale e di consentire una modalità di cura che viene offerta oggi in pochi centri di eccellenza italiani.

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