Bisogna accertarsi che tra i documenti rilasciati dal canile o rifugio sia presente il certificato di identificazione del cane (n. microchip) firmato da un veterinario; copia di questo va consegnata al Servizio Veterinario della propria ASL per aggiornare l’Anagrafe Canina, in modo particolare se l’animale proviene da canili fuori regione. L’altro documento importante è il libretto sanitario, sul quale devono essere riportati i dati relativi a vaccinazioni, trattamenti antiparassitari ed eventuali interventi chirurgici; sempre meglio farlo visionare dal proprio veterinario di fiducia, per programmare controlli e richiami. Particolare attenzione va posta se il cane o il gatto provengono da zone geografiche molto distanti, dove sono endemiche malattie non presenti nel nostro territorio; in tal caso potrebbero essere consigliabili esami diagnostici specifici.
