Aumentano i casi di malattie trasmesse da zecche

Aumentano nella nostra provincia i casi di malattie veicolate da zecche  soprattutto la malattia di Lyme e la TBE. Nella provincia di Belluno negli ultimi 10 anni sono stati notificati 132 casi. I dati dell’Istituto Superiore di Sanità confermano il primato della provincia di Belluno che contribuisce al 40% della casistica nazionale. Come è emerso da un recente convegno, tenutosi il 29 Giugno a Verona, che ha visto la partecipazione di esperti delle patologie trasmesse da zecche e di oltre 200 infettivologi, le patologie trasmesse dall’acaro sono in notevole aumento. Nel 2018, per  condizioni ambientali particolarmente favorevoli che si sono realizzate nel corso dell’anno, il numero delle zecche è notevolmente aumentato. Sono conseguentemente aumentati anche i morsi di zecche e gli accessi ai Pronto Soccorso. Segnalazioni in questo senso si sono avute anche nelle province di Verona, Vicenza, Treviso. I dati relativi ai casi di TBE registrati, a metà stagione, dall’UOC di Malattie Infettive del S.Martino di Belluno sono preoccupanti. Attualmente i casi sono 13 e risultano triplicati rispetto a quelli dello stesso periodo dello scorso anno. A questi ultimi va aggiunto un caso relativo ad una paziente residente a Brescia e ivi ricoverata per encefalite a seguito di un morso di zecca avvenuto a Farra di Mel. Per la TBE non esiste una terapia specifica e l’unica strategia per arginarla è costituita dalla vaccinazione. La provincia di Belluno può considerarsi un’area a rischio e perciò la vaccinazione è  raccomandata soprattutto per quanti frequentano e operano gli spazi verdi e boscati.

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